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CASO MODICA, ASSESSORE REGIONALE CHIEDE RELAZIONE

CASO MODICA, ASSESSORE REGIONALE CHIEDE RELAZIONE
L'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha chiesto ai dirigenti del servizio veterinario dell'assessorato e dell'Ausl 7 di Ragusa una relazione urgente per chiarire la dinamica della morte di Giuseppe Brafa. Ancora aggressioni. Grave una turista tedesca.

L'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha chiesto ai dirigenti del servizio veterinario dell'assessorato e dell'Ausl 7 di Ragusa una relazione urgente per chiarire la dinamica della morte di Giuseppe Brafa.

L'assessore, inoltre, incontrerà a breve il sottosegretario del ministero della Salute, Francesca Martini che ieri aveva detto, tra altro:"Da quando mi sono insediata denuncio l'inattività colpevole dei sindaci del centro sud. Il randagismo è un problema gravissimo di salute e incolumità pubblica: i mancati investimenti di risorse destinate alla raccolta e al ricovero degli animali vaganti sta diventando un fenomeno altrettanto grave".Martini aveva anche sottolineato le responsabilità dei sindaci relativamente alla sterilizzazione:"La sterilizzazione è cosa dovuta per controllare la popolazione canina. Il sindaco è autorità sanitaria ed è responsabile in prima persona del benessere animale e del randagismo".

Giovanni Venticinque, sindaco di Scicli, ieri era stato lapidario: "Quelli che hanno ucciso a Sampieri non erano cani randagi ma erano affidati dalla procura di Modica a un privato cittadino. Le ultime segnalazioni risalivano allo scorso agosto; avevamo affidato tutto alla magistratura, toccava alle forze dell'ordine intervenire, per noi non era più un problema. I cani inoltre stavano in una recinzione, non erano in balia di loro stessi".Il sindaco ha concluso: "Stiamo cercando di costruire un canile ma abbiamo solo 15 mila euro l'anno a bilancio per le società che si occupano di catturare i cani".Carenza di fondi, quindi e polemica ripresa da Nello Dipasquale, sindaco di Ragusa: "Lo Stato invece di aiutarci taglia risorse. Ecco perché prendo le distanze dal sottosegretario Martini. Troppo facile starsene seduto in Parlamento e scaricare su uomini che ogni giorno si trovano in trincea per garantire servizi". Nello Dipasquale ha chiesto all'Anci nazionale e regionale un duro intervento che prenda le distanze dalle dichiarazione del rappresentante del Governo.

Tornando a Russo, l'assessore ha detto di non volersi sottrarre alle responsabilità, anche quelle indirette."Farò tutto quello che è nelle competenze del mio assessorato per migliorare una situazione che ha assunto proporzioni allarmanti. Ho già allertato gli uffici e mi impegno fin da ora a reperire in bilancio i fondi necessari per realizzare un piano di controllo dei cani randagi attraverso la sterilizzazione".

Il piano di interventi chiesto dall'assessore Russo prevederà l'adozione di un bando per l'immediata attuazione dei piani di sterilizzazione di cani randagi, l'adozione di un piano territoriale di interventi per la costruzione di rifugi sanitari, il risanamento delle strutture comunali esistenti, la predisposizione di ambulatori veterinari pubblici e l'adeguamento strutturale di rifugi già esistenti, insieme alla costruzione di nuove strutture gestite dalle associazioni per la protezione degli animali.

Secondo le ultime stime regionali che risalgono al 2008 il numero dei cani randagi è di circa 75 mila unità mentre quelli di proprieta' regolarmente iscritti all'anagrafe canina sono 200 mila. Proprio alla fine dello scorso anno, l'assessore regionale alla Sanita' Massimo Russo aveva firmato tre provvedimenti sul tema della prevenzione del randagismo, utilizzando appositi fondi trasferiti dal ministero della Salute nell'ambito dei finanziamenti previsti dalla legge 281/91: con il primo sono stati finanziati tre progetti per l'ampliamento e la costruzione di nuovi rifugi, impegnando 415.000 euro; il secondo ha riguardato il controllo della nascite attraverso la sterilizzazione dei cani randagi, con l'assegnazione di 350.000 mila euro in favore di 14 Comuni siciliani che avevano presentato i relativi progetti; con il terzo si e' provveduto al pagamento di quasi 200.000 euro in favore di alcune associazioni per la protezione degli animali per il mantenimento degli animali da loro custoditi.

Ieri pomeriggio sette cani hanno tentato di introdursi nella casa di una donna di 72 anni residente a Marina di Modica, nella stessa zona dove domenica è avvenuta l'aggressione mortale. Intorno alle 15.30 il branco si è avvicinato pericolosamente alla casa dell'anziana signora, approfittando del fatto che i muri perimetrali sono stati abbattuti per favorire la costruzione della pista ciclabile. Non essendo però riusciti a sfondare la porta, si sono limitati a dilaniare una bambola abbandonata in giardino, quindi si sono dati alla fuga. Nella zona sono in corso battute di carabinieri e accalappiacani.