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LIBRO VERDE DELL'IPPICA

Ippica, Mipaaft: raddoppiare le detrazioni veterinarie

Ippica, Mipaaft: raddoppiare le detrazioni veterinarie
Via il cavallo dal redditometro e raddoppiare la detraibilità fiscale delle spese veterinarie per il cavallo da corsa. Una decisa ripresa delle nascite, un regime fiscale speciale e il superamento della discrasia tra allevamento a fine sportivo e allevamento agricolo. I "capisaldi" della normalizzazione dell'ippica e della sua filiera "sono rappresentati dall’allevamento e dal benessere del cavallo".

La filiera ippica "rientra a pieno titolo nell’agricoltura e risulta strettamente connessa anche al turismo". Il Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, assunta la competenza anche sul Turismo, cambia la collocazione dell'ippica, del cavallo atleta e delle attività di allevamento. Nel Libro Verde sull'Ippica, aperto alla consultazione pubblica fino al 20 settembre, il Mipaaft presenta e commenta una serie di proposte che vanno dichiaratamente oltre l'ippica in senso stretto.

Sviluppo dell'allevamento- Fra gli obiettivi enunciati c'è lo sviluppo dell'allevamento, "mediante una decisa ripresa delle nascite". All'interno di un "rinnovato quadro legislativo", il Mipaaft ritiene "necessario il varo di una serie di misure per restituire garanzie agli allevatori", prima della quali è l’assimilazione dell’allevamento dei cavalli da corsa e di equitazione alle attività agricole "ai fini dell’applicazione anche per i primi dei regimi speciali e di esonero, prevedendo il superamento della discrasia tra l’allevamento a fine sportivo e quello propriamente agricolo".

Regime fiscale speciale e bonus-  L’assimilazione nel senso indicato consente anche l’applicazione del che consiste nella detrazione forfetaria dell’IVA, sugli acquisti in ragione delle percentuali di compensazione applicabili ai prodotti venduti.
Per rivitalizzare il mercato dei cavalli, il LIbro Verde dell'Ippica propone l'introduzione di bonus fiscali per l’acquisto di un cavallo avvenuto in occasione di aste riconosciute dal Mipaaft con deduzione del 50% del costo delle spese sostenute ed entro il limite di 96 mila euro.
Un’ulteriore misura  consiste nel riconoscimento di un bonus al traguardo che spetta al proprietario vincitore di una tipologia di corse differente per disciplina considerata (galoppo e trotto) da utilizzare in occasione dell’acquisto dei cavalli alle aste (tetto massimo del 60% dell’importo complessivo da spendere per l’acquisto di un puledro).

Via il cavallo dal redditometro- A livello fiscale l’azzeramento degli attuali criteri fiscali che individuano la proprietà del cavallo da corsa come elemento denotante una capacità contributiva significativamente superiore, supererebbe disposizioni che per il Mipaaft sono "un retaggio di fasti passati".
L’attribuzione al bene cavallo di un valore e di un coefficiente (indice di capacità di spesa) per rilevare la disponibilità reddituale da parte del contribuente "ostacola di fatto la ripresa di un mercato in crisi totale da anni che rischia di mettere in ginocchio gli allevatori per la scomparsa di acquirenti".
Il Libro Verde dell'Ippica considera "essenziale al rilancio del settore ippico a rischio collasso", che il possesso amatoriale di cavalli da equitazione e da corsa non siano più considerati dal Fisco come indici di capacità contributiva e come tali utilizzabili dall’Amministrazione finanziaria per accertamenti.

Lo status del "cavallo atleta" - Per tutelare il benessere dei cavalli una volta completata la loro carriera, il Libro Verde propone il riconoscimento del “cavallo atleta” attraverso la previsione di sgravi fiscali ed incentivi una volta terminata l’attività agonistica. Ma non solo. L’introduzione di una normativa specifica relativamente agli aspetti sanitari, di trasporto e fiscali discendente dal riconoscimento dello status di “cavallo atleta” consentirebbe di "favorirne il mantenimento, andando incontro a sentimenti diffusi nella popolazione italiana, e di ottimizzare l’utilizzo di risorse pubbliche per il finanziamento di quelle realtà in grado di assicurare un ricollocamento degli equidi da impiegare in maneggi, agriturismi, lezioni di equitazione ecc".

Le spese veterinarie- "Un opportuno intervento legislativo appare essere quello dell’aumento del limite massimo di spese veterinarie sostenute per la cura dei cavalli da corsa, considerata la diversa entità di spesa per curare un cavallo da corsa rispetto alla cura e alla prevenzione dedicata agli animali di compagnia".
Il Libro Verde dell'Ippica propone una detrazione " almeno raddoppiata" per i cavalli che prendono parte a competizioni ippiche.

Benessere animale- Per il cavallo che svolge attività agonistica, il Libro Verde prefigura l'adozione di una normativa sanitaria specifica. Al fine di implementare le politiche sul benessere animale "appare necessario un utilizzo esteso dei protocolli a livello europeo, anche mediante l’introduzione del protocollo AWIN accreditato per la determinazione del benessere del cavallo, concetto multidimensionale misurabile scientificamente".

Aperte le consultazioni sul 'Libro Verde dell'Ippica'