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FVE- UEVH- FECAVA

FVE: posizione su telecamere ai macelli e razze canine

FVE: posizione su telecamere ai macelli e razze canine
La Federazione dei Veterinari Europei (FVE) affronta il tema delle telecamere ai macelli e della selezione delle razze canine. La videosorveglianza presenta molti vantaggi, ma "non potrà in alcun modo sostituirsi al Veterinario Ufficiale". Nella selezione delle razze canine "salute e benessere vengano prima dell'estetica".

Due documenti della FVE-  redatti rispettivamente in collaborazione con UEVH e FECAVA- saranno messi al voto per l'adozione finale alla General Assembly di primavera a Bergen, in Norvegia. Si intitolano "Use of Closed Circuit Television (CCTV) in the supervision and verification of animal welfare standards in approved premises"  e "Breeding healthy dogs - the effect of selective breeding on the health and welfare of dogs".

Telecamere ai macelli-  L'uso di telecamere a circuito chiuso è arrivato alla ribalta dei media europea in seguito ad alcuni casi francesi: le condizioni degli animali diffuse in video virali sul web palesavano infrazioni alle norme sulla protezione all'abbattimento. In conseguenza dello shock mediatico, il Parlamento francese iniziò ad esaminare una soluzione legislativa sul ricorso obbligatorio alla video-sorveglianza per innalzare la trasparenza e quindi le garanzie per gli animali macellati.
A distanza di un anno, il dibattito non si è ancora placato: a fine gennaio, infatti, il Ministro dell'Agricoltura Stéphane Travert  si è espresso a favore della formazione degli addetti piuttosto che ai sistemi di videosorveglianza.

La FVE segue l'evoluzione del problema su scala europea- dove le telecamere restano volontarie e sottoposte a regole nazionali molto diverse, ma sempre- questo il punto sollevato da FVE/UEVH- precluse ai Veterinari Ufficiali che non possono visionare i filmati e quindi correggere eventuali  comportamenti non conformi alla legislazione, di cui resta comunque responsabile l'FBO, il Food Business Operator: in Italia l'OSA (Operatore del Settore Alimentare).

Nella sua proposta di parere,  la FVE elenca i vantaggi della videosorveglianza obbligatoria, fra i quali include la possibilità di compiere studi osservazionali sui comportamenti degli animali (animal based indicators) e una maggiore sicurezza contro aggressioni, intimidazioni o pressioni ai danni dei Veterinari Ufficiali.
I risvolti critici riguardano invece i maggiori costi, il maggior dispendio di tempo a carico dei Veterinari Ufficiali impegnati nel monitoraggio dei filmati e naturalmente la tutela della privacy di tutti i soggetti coinvolti.

Ma l'accento del documento della FVE è posto sulla non sostuituibilità del Veterinario Ufficiale: le telecamere "non possono in nessun caso essere utilizzate per sostituire o ridurre il ruolo del Veterinario Ispettore al macello. Semmai, la videosorveglianza deve essere intesa come uno strumento di utilità, al servizio di una maggiore efficacia delle azioni di controllo del Veterinario Ufficiale. In conclusione, FVE e UEVH, raccomandano che i Paesi che rendessero obbligatoria la videosorveglianza ai macelli, di sviluppare un Codice di Buona Pratica sul corretto utilizzo dei sistemi di telemonitoraggio.

Selezione di razze canine- Agire sulla domanda e sull'offerta: la FVE e la FECAVA ritengono che la salvaguardia della salute e del benessere dei cani allevati passi per le vie della sensibilizzazione pubblica e sugli standard di allevamento. Cinema e TV, personaggi popolari e  pubblicità hanno la loro parte nel rendere celebri e quindi richieste alcune razze canine piuttosto di altre.

Il documento- allo studio della Veterinaria Europea -insiste sull'importanza di informare il pubblico dei rischi sanitari e di sofferenza a cui possono essere esposti alcune razze, promuovendo campagne a lungo termine che favoriscano una inversione di tendenza rispetto a scelte d'acquisto inconsapevoli o dettate dalle mode. D'altro canto gli standard di allevamento europei dovrebbero essere revisionati, chiarendo senza equivoci interpretativi, che i tratti ad impatto negativo sulla salute e sul benessere del cane non devono essere perpetuati e che l'aspetto estetico non può prevalere su quello sanitario.

Fra le due leve della domanda e dell'offerta,  si interpone il Medico Veterinario. FVE e FECAVA ritengono che la questione vada avvertita come urgente, data la frequenza con la quale i Medici Veterinari per animali da compagnia si confrontano con problematiche sanitarie riconducibili alla selezione in allevamento e a patologie genetiche. E' responsabilità del Medico Veterinario concorrere a sensibilizzare l'opinione pubblica a non ritenere "normalizzato" tantomeno "tipico della razza" un problema derivante da una selezione influenzata dalla popolarità del look di una data razza canina.  Fra gli strumenti proposti, il Puppy Contract- in uso in Svezia e nel Regno Unito- e lo screening parentale per conoscere le condizioni di salute dei riproduttori prima di acquistare un cucciolo di razza.

Le bozze dei due position papers sulle telecamere e sulle razze canine sono in consultazione presso le associazioni aderenti alla FVE e saranno sottoposte al voto finale della General Assembly di Bergen (NO), dal 7 al 9 giugno 2018.