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INTERROGAZIONE

Specializzazioni: in stallo anche quelle per i veterinari

Specializzazioni: in stallo anche quelle per i veterinari
"Assicurare in tempi rapidi la  disponibilità delle risorse necessarie all'attivazione dei corsi di specializzazione per le professioni sanitarie, consentire a tutti i professionisti del settore di completare il proprio percorso formativo e la  possibilità di accedere ai concorsi pubblici del Servizio sanitario nazionale".
E' la richiesta contenuta in un'interrogazione presentata dai senatori Luigi D'Ambrosio Lettieri (Direzione Italia) e Andrea Mandelli (Forza Italia) al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan,
e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. 

"Da diversi anni ormai gli atenei non emanano più i bandi per le Scuole di specializzazione per questi professionisti - afferma D'Ambrosio Lettieri - Ed è inutile dire che lo stallo provoca loro un
grave danno, poiché non consente di accedere alle specializzazioni e quindi completare il proprio percorso formativo. E siccome la specializzazione è necessaria per l'accesso ai concorsi pubblici del Servizio sanitario nazionale, si tratta di una grave ingiustizia cui mettere fine".

"L'art. 8 della legge n. 401 del 2000 - si legge nell'interrogazione -stabilisce che il numero di laureati appartenenti alle categorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici,
psicologi iscrivibili alle Scuole di specializzazione post-laurea è determinato ogni 3 anni, secondo le medesime modalità previste per i medici dall'articolo 35 del dlgs 368/1999, ferma restando la
rilevazione annuale del fabbisogno anche ai fini della ripartizione annuale delle borse di studio nell'ambito delle risorse già previste. Tale disposizione è rimasta sinora inattuata a causa della mancanza dirisorse economiche necessarie alla copertura dei costi delle borse di studio".

D'ambrosio Lettieri e Mandelli sottolineano come, "successivamente alla legge 401/2000, al fine di consentire anche a tali professionisti di proseguire il proprio percorso formativo, in
sede di conversione in legge del dl 42/2016, convertito con modificazioni dalla legge 89/2016, è stata inserita la disposizione contenuta nell'articolo 2-bis. Questo articolo prevede che, nelle more
di una definizione organica della materia, le Scuole di specializzazione riservate alle categorie dei veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e psicologi, sono attivate in
deroga alle disposizioni di cui al comma 1 dell'articolo 8 della legge 401/2000".

"L'art. 2-bis non ha abrogato la disposizione contenuta nell'articolo 8 citato, ma ne ha sospeso soltanto gli effetti - precisano i senatori nell'interrogazione - e ha consentito, al contempo, di procedere all'adozione del decreto del ministro dell'Istruzione 16 settembre 2016 - 'Riordino delle Scuole di specializzazione ad accesso riservato ai non medici'- a seguito del quale gli atenei avrebbero potuto procedere all'attivazione delle scuole di specializzazione già a partire dall'anno accademico 2015/2016".


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