• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
IL TESTO APPROVATO

Novità per i professionisti nel Jobs act degli autonomi

Novità per i professionisti nel Jobs act degli autonomi
E' pubblicato il testo del Jobs Act dei Lavoratori Autonomi approvato dall'Aula del Senato. Determinante il contributo della Commissione Lavoro, presieduta dal Sen Maurizio Sacconi, nell'accelerazione dell'iter.  Il provvedimento è "un segnale di equità e dignità al lavoro autonomo e professionale".

Per il relatore del Jobs Act degli autonomi, Maurizio Sacconi, "il cambiamento del lavoro inizia ad essere finalmente compreso nella sua profondità". Il 3 novembre Palazzo Madama ha licenziato il DDL 2233, sul quale hanno lavorato, in Commissione Lavoro, o esperti della materia come l'ex Ministro del Welfare e il giuslavorista Pietro IchinoIl provvedimento-  ha riscosso l'apprezzamento generale di Palazzo Madama, perchè "le prospettive per chi entra o entrerà nel circuito professionale non sono più quelle di dieci o venti anni fa, ma sono cambiate, ed è giusto che le leggi si adattino a tali cambiamenti"-ha dichiarato il Sen Vittorio Zizza. "Finalmente vediamo riconosciuto ai lavoratori autonomi un preciso inquadramento" è stato il parere del senatore leghista Stefano Candiani.

Il disegno di legge si applica a tutti i professionisti che esercitano in regime di 'lavoro autonomo' e prestano la loro opera ai sensi del Codice Civile (sono espressamente esclusi gli imprenditori e i piccoli imprenditori). Negli intenti del proponente Ministro Poletti e del relatore Sacconi vi è quello di avvicinare le libere professioni alle imprese in fatto di opportunità, agevolazioni e facililitazione sul mercato occupazionale e dei servizi.

Atti pubblici rimessi alle professioni ordinistiche-. Il disegno di legge delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla sua entrata in vigore, provvedimenti di "rimessione di atti pubblici alle professioni ordinistiche"; allo scopo, andranno individuati gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere rimessi anche alle professioni ordinistiche "in relazione al carattere di terzietà di queste" e andrà consolidato il "riconoscimento del ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche".

Accesso ai bandi pubblici
- La partecipazione dei liberi professionisti a bandi e appalti viene garantita prevedendo che le amministrazioni pubbliche promuovano la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici o ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca,  favorendo il loro accesso alle informazioni relative alle gare pubbliche, la loro partecipazione alle procedure di aggiudicazione. La partecipazione è riconosciuta a prescindere dalla forma giuridica in cui è organizzata l'attività professionale.

Parificazione dei professionisti alle imprese sui Fondi europei- Il provvedimento- rafforzando le previsioni già introdotte con la Legge di Stabilità del 2015- consolida ulteriormente il diritto di liberi professionisti ad accedere ai cosiddetti POR, i Piani operativi regionali e nazionali che utilizzano fondi strutturali europei.

Protezione sociale delle professioni ordinistiche- Al Ministro del lavoro - di concerto con il Ministro delle finanze- è delegata l'abilitazione degli enti di previdenza di diritto privato"ad attivare, oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, anche altre prestazioni sociali, finanziate da apposita contribuzione, con particolare riferimento agli iscritti che hanno subìto una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie".

Semplificazione della normativa sulla salute e sicurezza degli studi professionali-  Il Governo è delegato ad adottare, entro un anno, uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori applicabili agli studi professionali, sia per renderle più coerenti con le caratteristiche gestionali ed organizzative delle attività professionali, sia rivedendo la corrispondente disciplina sanzionatoria.

Deducibilità dell'iscrizione ad eventi di formazione e aggiornamento professionale-  Il testo approvato dal Senato rende integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro, le spese per l'iscrizione ad eventi di formazione e di aggiornamento professionale (master, corsi, convegni, congressi).  Viene modificata la disciplina fiscale vigente che disponeva la deducibilità delle spese di partecipazione includendo fra queste- oltre all'iscrizione- anche quelle di viaggio e soggiorno. Per contro, la misura della deducibilità - che era stabilita nella  misura del 50 per cento - non sarà più soggetta a limitazioni percentuali.

Determinazione del reddito di lavoro autonomo.- Cade il limite del 75% alla deducibilità delle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dal professionista per l'esecuzione di un incarico e addebitate al committente. Inoltre, tutte le spese relative all'esecuzione di un incarico e sostenute direttamente dal committente "non costituiscono compensi in natura per il professionista". La modifica si applica a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016.

Deducibili le polizze per insoluti- Viengono resi integralmente deducibili gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà. L'agevolazione consegue al fenomeno dell'insolvenza e permette ai liberi professionisti di affrontare il costo delle coperture dai crescenti rischi di insoluti. Un aspetto, quest'ultimo, che il Ministro del Lavoro Poletti aveva evidenziato durante la presentazione alla stampa del testo uscito a gennaio da Palazzo Chigi.

Il Disegno di legge passa ora all'esame della Camera dei Deputati come collegato alla manovra finanziaria.
--------------------
Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
(testo approvato dal Senato il 3 novembre 2016)

Relazione integrale del Senatore Maurizio Sacconi