In questa congiuntura economica, non diversamente dal SSN, anche i privati cittadini - che sopportano in proprio i costi delle cure e dei farmaci veterinari - sono alla ricerca di soluzioni di risparmio. Dall'ANMVI tre proposte in favore dei proprietari di animali da compagnia da inserire nella manovra finanziaria.
Le proposte sono dettagliate in un documento elaborato dall'ANMVI dopo l'incontro sui
farmaci veterinari generici, promosso dalla Senatrice
Silvana Amati nel contesto del
Festival#Animali, organizzato da ENPA al Macro-Testaccio di Roma (4-27 ottobre 2016).
I lavori per il varo della prossima Legge di Stabilità, entrati nel vivo alla Camera, sono l'occasione per rilanciare il tema delle agevolazioni di spesa in favore dei proprietari di animali d'affezione, ricomprendendo nella definizione di "animali da compagnia" tutti i pet non produttori di alimenti per l'uomo e riconosciuti dal Fisco ai fini delle detrazioni fiscali.
In premessa il documento dell'ANMVI rileva che nella cura degli animali da compagnia "il farmaco veterinario è indispensabile" e che le politiche di razionalizzazione del suo impiego (uso prudente, prevenzione delle farmaco-resistenze e tutela ambientale) possono comportare vantaggi di spesa e di risparmio per i proprietari. Inoltre, ANMVI evidenzia che secondo principi di corretto impiego e somministrazione, "il medicinale veterinario non è mai disgiunto da una visita e da una diagnosi veterinaria sulle quali lo Stato italiano riscuote il 22% di IVA, riconoscendo una detrazione fiscale irrisoria che da molti anni non viene nemmeno aggiornata al costo della vita (indici ISTAT)".
Blister anti-spreco, generici veterinari riconoscibili e defiscalizzazione sono al centro delle proposte dell'ANMVI al Parlamento e il Governo.
Consentire ai Medici Veterinari di dispensare blister ai proprietari di animali da compagnia Per contenere la spesa sulle terapie degli animali da compagnia (non produttori di alimenti per il consumo umano), un primo rimedio potrebbe realizzarsi nel consentire al Medico Veterinario curante di dispensare ai proprietari dei pazienti in cura i singoli blister, anziché l'intera confezione del prodotto medicinale veterinario.
Si tratterebbe di permettere la dispensazione di singole quantità/blister di prodotto, spacchettando la confezione nei quantitativi adeguati alla terapia, secondo il principio chiave dell'uso prudente del farmaco veterinario "
Quando serve quanto ne serve", e in base alle esigenze di trattamento prescritte dal Medico Veterinario curante.
Il monito contro lo spreco dei farmaci lanciato dall'AIFA assume rilievo anche in Medicina Veterinaria. Alcune specialità medicinali veterinarie sono confezionate per quantitativi che possono rivelarsi sovradimensionati rispetto alle dimensioni del paziente animale, alla sua specie e alla durata del trattamento. Frequentemente il proprietario si ritrova con rimanenze di medicinali veterinari, che vanno sprecate, che aumentano il rischio di polluzione ambientale e soprattutto il rischio di cure fai da te, o sul proprio pets o su quello di parenti e amici. E' un pericolo che espone i pazienti animali a veri e propri abusi di medicinali veterinari.
La modifica potrebbe essere applicata nell'immediato senza oneri per la filiera del farmaco veterinario e senza costi per le finanze pubbliche e potrebbe essere assorbita dalla legislazione vigente in materia di medicinali veterinari.
Rendere i farmaci veterinari generici attualmente disponibili più chiaramente riconoscibili ed identificabili dai proprietari di animali da compagnia
Questo accorgimento
consentirebbe una scelta consapevole, che come accade in umana, deve essere fatta insieme al Medico Veterinario curante. Fermo restando che i corrispondenti "generici" del Medicinale Veterinario devono essere generici " veterinari", ANMVI incoraggia iniziative, anche legislative in sede nazionale ed europea, per la loro diffusione, garantendo l'impiego di prodotti studiati e autorizzati specificamente per animali da compagnia, rispettandone la natura di paziente animale".
La diffusione dei medicinali equivalenti veterinari- sia di quelli già disponibili sia di quelli che lo potranno essere nelle more dell'emanazione della nuova legislazione europea dei medicinali veterinari europea -dovrà essere incoraggiata, rendendo detti "generici veterinari" più facilmente riconoscibili al pubblico.
Ridurre il peso fiscale delle cure veterinarie attraverso: - la ricollocazione delle cure veterinarie dallo scaglione attuale (IVA ordinaria) a quello dell'IVA agevolata, applicando la medesima aliquota IVA applicata ai medicinali veterinari;
- l'esenzione fiscale delle cure veterinarie di base di pubblico interesse (profilassi e controllo zoonosi, controllo demografico della popolazione animale, obblighi di sanità pubblica veterinaria)
- l'aumento del recupero fiscale delle spese veterinarie sostenute per la cura degli animali detenuti a scopo da compagnia
ex Decreto del Ministero delle Finanze 6 giugno 2001, n. 289
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Farmaci veterinari: risparmi evitando sprechi e tasse