• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
CONTABILITA

Cessione del farmaco, dov'è il guadagno?

Cessione del farmaco, dov'è il guadagno?
Quanto rimane nelle tasche del medico veterinario? Il consulente fiscale dell'ANMVI ha chiarito alcuni aspetti fiscali della cessione del farmaco veterinario: "l'IVA è sempre e solo un credito e un debito, e non influisce mai nel calcolo del costo e del ricavo". Il chiarimento a seguito di quesiti sul ruolo dell'Imposta, tra IVA a debito e IVA a credito.

Problema: il veterinario ha acquistato il farmaco sostenendo un costo puro presso il grossista di 13 euro (che nel totale fattura figurerà gravato di IVA al 10%). Il ricavo puro del farmaco dispensato al cliente, al quale il prodotto è stato ceduto a 20 euro, è di 16,34 euro (importo scorporato da IVA e da Enpav). Qual è il "guadagno" del medico veterinario per la cessione del medicinale? Soluzione: la differenza tra i due importi puri: 3,34 euro.

La bontà dei calcoli è confermata dal consulente fiscale dell'ANMVI Giovanni Stassi, il quale chiarisce: "L'IVA è sempre e solo un credito e un debito, e non influisce mai nel calcolo del costo/ricavo".
Questo in virtù del principio proprio dell'Imposta sul Valore Aggiunto, vale a dire che l'IVA è sempre a carico del consumatore/cliente finale. Pertanto, "l'IVA che si versa al fornitore è sempre un credito verso lo Stato- spiega Stassi, mentre "l'IVA che incasso dalla vendita al cliente è sempre un debito verso lo Stato".

E lo sconto sul prezzo di fustella? L'IVA del 10% è calcolata sul prezzo scontato dal grossista e per il medico veterinario il valore di riferimento dell'IVA a credito sarà conseguente. Il valore di riferimento per il calcolo del "guadagno" è sempre il costo/ricavo puro.

"Allo Stato poi - conclude il consulente fiscale dell'ANMVI - verserò la differenza tra l'IVA che ho incassato e l'IVA che ho pagato". Compensando IVA a debito e a credito, il medico veterinario dovrà versare allo Stato 2,03 euro la differenza fra l'IVA a credito (quella pagata dal veterinario al grossista, che nel nostro esempio è di 1,30 euro) e l'IVA a debito (quella pagata dal cliente al veterinario, che nel nostro esempio è di 3,33 euro).

L'argomento sarà approfondito su Professione Veterinaria n. 26, con fac simile di fatture ed esempi di calcolo.

Nell'esempio, i calcoli si riferiscono all'IVA ordinaria del 20%