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RISOLUZIONE

Animal Health Law: rischio oneri, rilievi su lista malattie

Animal Health Law: rischio oneri, rilievi su lista malattie
La Commissione Agricoltura del Senato approva una risoluzione sulla nuova legge europea di sanità animale. Inidoneo lo strumento esecutivo per l'elenco delle malattie. Necessario un chiaro riparto di ruoli e responsabilità. I Paesi Terzi non tengono conto della regionalizzazione veterinaria. Deroghe e incentivi mirati per gli operatori.
Le Commissioni del Senato stanno esaminando la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla sanità animale - COM (2013) 260 def. (Animal Health Law).

I rilievi contenuti nella risoluzione proposta dal  Sen Luigi Gaetti (M5S) -e approvata il 3 luglio  dalla 9° Commissione Agricoltura -  riguardano l'elenco delle malattie animali e gli oneri economici derivanti dalla proposta europea:
  • "Nella proposta di regolamento in questione è previsto il ricorso a poteri di delega in capo alla Commissione europea con riguardo a numerosi aspetti applicativi e all'individuazione di un elenco di malattie e delle specie interessate. A tale proposito si auspica che la definizione di tale elenco avvenga tenendo conto delle specificità dei singoli Paesi membri. Esso appare per più versi una componente essenziale del regolamento stesso e in quanto tale non demandabile, specie in prima istanza, a un atto di esecuzione. Secondo il testo proposto, infatti, la Commissione, mediante atti di esecuzione, redigerà un elenco delle malattie cui il regolamento si applica. La proposta prevede altresì programmi di eradicazione e modalità per il riconoscimento di uno Stato nella condizione di indenne da malattia per tutto il suo territorio o per una o più zone".
  • "Analoga attenzione si auspica venga dedicata con riguardo alla definizione dei compiti e delle responsabilità assegnate agli operatori nel settore della sanità animale. Il rischio di oneri, anche significativi, per gli operatori stessi, potrebbe essere opportunamente contenuto con l'introduzione di deroghe e incentivi mirati".
L'approvazione avviene "nella prospettiva che l'adozione del regolamento e dei suoi atti esecutivi possa contribuire al contrasto di tali patologie e alla soluzione delle problematiche" citate in premessa nella risoluzione.
In particolare, si fa riferimento alla la presenza di malattie che affliggono in Italia i suini, ostacolando lo sviluppo dell'attività di esportazione delle produzioni, quali la malattia vescicolare del suino e la peste suina africana, localizzate principalmente in poche regioni d'Italia (Calabria, Campania e Sardegna)".

Il problema delle esportazioni- è scritto-  riguarda principalmente i paesi terzi rispetto all'Unione europea, "che non tengono conto dei principi di regionalizzazione veterinaria".

Viene inoltre richiamata "l'esigenza di un chiaro riparto di ruoli e responsabilità tra le autorità competenti, le istituzioni europee, il settore agricolo, i proprietari di animali e tutte le parti e i soggetti coinvolti, oltre che di procedure semplificate che eliminino oneri e costi amministrativi ingiustificati, ove possibile".

Infine, gli  obiettivi enunciati nella proposta, secondo la risoluzione approvata, non possono essere realizzati adeguatamente dai singoli Stati membri, "rendendo quindi necessario un intervento in ambito europeo, maggiormente idoneo al conseguimento delle predette finalità. In particolare, una buona sanità animale va a beneficio dei privati, ma costituisce anche un bene pubblico di rilevanza più ampia, data la natura trasmissibile di molte malattie degli animali, ragion per cui si rende preferibile un approccio comune rispetto a una serie di azioni individuali".

L'istituzione di condizioni di sanità animale armonizzate "potrà favorire il successo della nuova politica agricola comune e consentirà di sopperire all'eventuale incapacità di uno Stato membro di lottare contro una malattia, compromettendo lo stato sanitario dell'Unione e mettendo a repentaglio le esportazioni".

Sulla risoluzione c'è il parere favorevole del Sottosegretario all'Agricoltura, Giuseppe Castiglione.

Relazione del Ministero della Salute sulla Animal Health Law