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TARIFFE E RIFORMA

I parametri veterinari in Consiglio Superiore di Sanità

I parametri veterinari in Consiglio Superiore di Sanità
Sarà il CSS ad avviare l'iter che porterà all'emanazione dei parametri delle prestazioni medico veterinarie. I parametri serviranno per la liquidazione in sede giudiziale. Lo Studio indicativo della FNOVI è la base di partenza per quello che, di fatto, sarà un nomenclatore tariffario. E forse molto più di questo.
La FNOVI dà oggi notizia dell'avvio in Consiglio Superiore di Sanità del percorso che porterà alla definizione dei parametri tariffari delle prestazioni medico-veterinarie. La riforma delle professioni, varata dal Governo Monti, ha stabilito che nei casi di contenzioso fra professionista e cliente il Giudice debba rifarsi a dei parametri stabiliti per decreto ministeriale.

Le professioni tecnico-giuridiche hanno già provveduto con un DM a cura del loro ministero vigilante, il Ministero della Giustizia.
Le professioni sanitarie dovranno provvedervi con decreto del Ministero della Salute e per loro il primo passo è in Consiglio Superiore di Sanità.

Se Medici e Dentisti stanno iniziando ora lo studio sui parametri, i Medici Veterinari, "partono avvantaggiati" dichiara la FNOVI riferendosi allo Studio indicativo in materia di compensi professionali del medico veterinario.

Lo Studio – ricorda la FNOVI- venne già approvato a suo tempo dal CSS, proprio poco prima che, nel 2006, arrivasse il Decreto Bersani a vanificarne il significato di tariffario. Quello stesso Studio oggi viene rivalutato proprio dalle liberalizzazioni e si candida ad assumere un valore giuridico, che funge perfettamente da base anche per il nomenclatore. Sarà la IV Sezione del CSS ad adottare le valutazioni più opportune dello Studio FNOVI, affinché - da indicativo - diventi idoneo ad assumere il valore ufficiale di parametro per le liquidazioni giudiziali, come previsto dalla Riforma Monti.
Lo Studio indicativo della FNOVI è anche già stato adeguato all'ISTAT.

Sulla scia di quanto avvenuto nell'ambito delle professioni vigilate dalla Giustizia, il Presidente FNOVI, Gaetano Penocchio, ha proposto che i parametri siano utilizzati non solo dai Giudici, ma anche come riferimento dalla Pubblica Amministrazione. Pensando a tanti bandi al ribasso, il Presidente della Fnovi ritiene che "per i compensi nelle gare, bandi e appalti le pubbliche amministrazioni che ricorrono a prestazioni medico veterinarie dovrebbero darsi dei parametri". Il futuro decreto dei parametri giudiziali delle prestazioni veterinarie potrebbe diventare un benchmark per la PA, secondo i principi di efficacia e di qualità presenti nel Codice dei contratti pubblici, dove – osserva Penocchio "non ricaviamo dal alcun sostegno alla tesi di molti Comuni secondo i quali appaltare prestazioni veterinarie al ribasso sarebbe un virtuosismo di spesa.

In questa direzione si era espressa nel 2011 anche la Cassazione.

Oggi, in base alla riforma delle professioni entrata in vigore il 24 gennaio del 2012, "sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico" e  "sono abrogate le disposizioni vigenti che per la determinazione del compenso del professionista, rinviano alle tariffe". L'utilizzazione dei parametri nei contratti individuali tra professionisti e consumatori o microimprese da' luogo alla nullita' della clausola relativa alla determinazione del compenso, che deve essere liberamente pattuito. I parametri valgono per il Giudice in caso di liquidazione giudiziale.