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CONSEGNATO AL MINISTERO IL TARIFFARIO

Il tavolo tecnico per la definizione del Tariffario minimo nazionale per le prestazioni medico-veterinarie è stato convocato per questa mattina. Alla Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute è stato consegnato il tariffario approntato nel corso di mesi di consultazione ed elaborazione interna alla Categoria, a cura di Giorgio Neri, incaricato FNOVI e delegato ANMVI. Del tavolo fanno parte anche un rappresentante del Ministero dell'Economia e delle Finanze e uno dell'ISTAT. Quella di questa mattina è stata la seconda riunione tecnica al Ministero della Salute per la definizione del tariffario minimo veterinario con valore di legge, dopo il primo incontro del dicembre 2005 e dopo l'emanazione del disciplinare del Consiglio Superiore di Sanità. Il tariffario consta di circa 1400 voci e in base alle richieste della Direzione Generale risorse umane del Ministero comprende tariffe minime e tariffe massime. In proposito Giorgio Neri spiega che " mentre le tariffe minime avranno un valore di legge le massime saranno presumibilmente tariffe di riferimento, vincolanti solo in caso di contenzioso legale tra veterinario e destinatario della prestazione. L’indicazione delle massime si è resa necessaria in quanto prevista dal disciplinare tecnico proposto dal Consiglio Superiore di Sanità”. L iter burocratico, per il quale il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti ha auspicato tempi brevi, prevede la trasmissione al Consiglio Superiore di Sanità e poi al Consiglio di Stato. Dopo l’ultimo passaggio al Quirinale, per la firma del provvedimento in forma di Decreto del Presidente della Repubblica, il tariffario sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore. Il tariffario sarà soggetto a revisione completa ogni quinquennio. Ogni anno oppure ogni biennio si procederà ad un aggiornamento delle tariffe in funzione dell'aumento del costo della vita (ISTAT). La tariffe saranno uniche e varranno sia per i veterinari generici che per gli specialisti. Gli Ordini provinciali potranno, in considerazione della realtà geografica ed economica del territorio di loro competenza, stabilire un aumento percentuale delle tariffe minime dell’intero tariffario, fino ad un incremento massimo del 20% . Le tariffe non verranno indicate comprensive di IVA ed ENPAV. Gli Enti pubblici, gli Enti privati con finalità protezionistiche riconosciuti, le Associazioni zootecniche e/o sportive potranno stipulare convenzioni con veterinari liberi professionisti singoli, associati o responsabili di strutture veterinarie private purché sia evidenziato nella convenzione stessa la durata, il tipo ed il numero delle prestazioni richieste e concordate e le modalità per l'eventuale rinnovo. In regime di convenzione la tariffa stabilita può essere ridotta nella misura non superiore al 20% di quella minima prevista dal presente tariffario quando comprovate esigenze di carattere locale, nazionale o comunitario lo dovessero richiedere, previo parere dell'Ordine provinciale o della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari.