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REGOLAMENTO

Redditi delle Stp: fisco e previdenza le incognite

Redditi delle Stp: fisco e previdenza le incognite
Il Ministero della Giustizia ha approvato il Regolamento delle società tra professionisti. Le società saranno iscritte all'Ordine e alla Camera di Commercio. Resta da definire l'obbligo di contribuzione delle società presso gli enti di previdenza di categoria. E come sarà tassato il reddito della stp. Il Sole 24 Ore: meglio le associazioni professionali.
Quale previdenza? Il testo non parla di obblighi previdenziali per i redditi prodotti dalle stp. I redditi d'impresa- secondo l'analisi del Sole 24 Ore- non hanno a che vedere con la previdenza dei professionisti, con i contributi integrativi in fattura e con altri aspetti similari. Il professionista che partecipa ad una stp dovrà costituirsi in proprio un sua posizione previdenziale? Potrebbe iscriversi facoltativamente alla cassa del proprio ordine o potrebbe trovare altre forme. Ancora una volta le norme degli avvocati, che attraggono la contribuzione alla cassa nazionale, potrebbero fare da riferimento. Se si assoggetta la Stp al regime previdenziale dei professionisti, si introducono 'effetti irrazionali': un socio di capitali dovrebbe pagare i contributi a una cassa previdenziale, la società dovrebbe applicare un contributo integrativo in fattura che poi non verrà versato, almeno per la parte riferita al socio finanziatore.
In conclusione, la norma sugli studi associati "è più chiara, più semplice e più flessibile". E anche sotto il profilo fiscale e contabile gli analisti del Sole 24 Ore bocciano le Stp accordando la loro proferenza all'associazione professionale.

Il regolamento in sintesi - Il decreto è stato approvato secondo la disciplina sulle società tra professionisti introdotta dall'articolo 10, comma 10, della legge 12 novembre 2011, n. 183. Il comma 3 del suddetto art. 10 prevede la possibilità di costituire società per l'esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile. L'atto costitutivo di tali società deve prevedere l'esercizio in via esclusiva dell'attività professionale da parte dei soci.

La responsabilità per violazione deontologica del socio è estesa anche alla società, con equiparazione tra socio professionista e di capitale soprattutto per quel che riguarda i requisiti di «onorabilità». Sono possibili le società multidisciplinari fra professionisti che esercitano attività diverse, con intreccio di vigilanza da parte di Ordini diversi.

Sia il socio professionista che il socio di capitale debbono rispettare le stesse regole e al socio di investimento vengono estese le medesime responsabilità del professionista. In particolare, il socio di capitale non può essere iscritto contemporaneamente a più società (causa di incompatibilità che vale anche nel caso di società multidisciplinari), non deve aver riportato condanne penali o essere stato cancellato da un albo professionale per motivi disciplinari.

Per garantire una sempre maggiore trasparenza nei confronti dell'utente - e scongiurare l'eventuale presenza di un conflitto di interessi - il testo prevede poi l'obbligo per la Stp di comunicare al cliente anche i nominativi dei soci con finalità di investimento.

Il testo firmato dal ministro Paola Severino passa ora all'esame dell'Economia.