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CARNI BOVINE, RAPPORTO SU ETICHETTATURA FACOLTATIVA

CARNI BOVINE, RAPPORTO SU ETICHETTATURA FACOLTATIVA
Il Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il Rapporto 2010 Sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine. Il documento è un monitoraggio dell'attività degli organismi indipendenti di controllo negli allevamenti, macelli, laboratori, mangimifici e punti vendita. Gli allevamenti rappresentano lo stadio della filiera maggiormente presidiato.

Il Ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il Rapporto 2010 Sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine.

Il documento è un monitoraggio dell'attività degli organismi indipendenti di controlloI controlli effettuati nel 2010, da parte degli organismi indipendenti, hanno interessato 86 organizzazioni di etichettatura, 9.412 allevamenti, 161 mangimifici, 361 macelli, 425 laboratori di sezionamento e 3.275 punti vendita.

Sui 13.820 soggetti appartenenti ai vari segmenti di filiera, sono stati effettuati 1.554 controlli, e riscontrato un ammontare totale di non conformità, nella gestione del sistema di rintracciabilità a carico degli operatori in possesso dei disciplinari, pari a 105.

E' possibile chiarire la natura delle non conformità riscontrate nel 2010 in relazione ai punti critici sottoposti a controllo per i diversi segmenti della filiera. Anche nel 2010 permangono le difficoltà, ma in maniera più accentuata rispetto all'anno precedente, da parte delle organizzazioni di etichettatura in materia di gestione della banca dati di filiera e di autocontrollo; difatti l'incidenza dei richiami sui richiami totali è pari in entrambi i casi al 37%. Qualche problema permane anche nella gestione della emissione delle etichette con una incidenza del 10%, ma in netto miglioramento rispetto all'anno precedente.

Gli allevamenti rappresentano lo stadio della filiera maggiormente presidiato dagli organismi di controllo, anche perché tale stadio presenta una elevata numerosità di soggetti. Inoltre, tra il 2004 e il 2010, si riscontra una robusta crescita del numero di soggetti sottoposti ad ispezione (+26,1%). Negli allevamenti, nonostante l'importante aumento del numero di allevamenti aderenti ai disciplinari di etichettatura facoltativa e del numero delle ispezioni effettuate, si riscontra una bassa incidenza delle non conformità, caratterizzate, tra l'altro, da un marcato trend in discesa: dal 4,9% del 2004 al 2,4% del 2010. Nel 2010 si rilevano 10 non conformità distribuite in minor numero e diversamente rispetto all'anno precedente: si osserva una generale diminuzione di richiami sui protocolli di alimentazione pari al 10%, nulle le non conformità relative a informazioni su tipo genetico/razza e protocollo di allevamento. In aumento sono, invece, i richiami relativi all'apposizione delle marche auricolari pari al 30%, leggera flessione di quelli relativi all'aggiornamento dei registri di stalla pari al 40%.

Per i macelli emerge come ad aver avuto un peso non indifferente sul totale dei controlli sia sempre il complesso di norme che attiene più propriamente all'etichettatura delle carcasse con 16 richiami (72%). Rimane, invece, una bassa rilevanza a carico di quelle non conformità che attengono alla stampa dei documenti informativi con 1 caso (4%) ed all'aggregato "altre" con 5 casi (22%). Nessuna non conformità per gli altri punti critici sottoposti a controllo (abbinamento identificativo animale e progressivo macellazione ed all'aggiornamento della banca dati).

Per i laboratori di sezionamento, la natura delle non conformità rilevate nel corso del 2010 riguarda essenzialmente l'etichettatura e/o il documento informativo (18 casi), seguito da ciò che attiene più direttamente la separazione e identificazione. Rimangono addirittura azzerate le non conformità relative alla gestione della banca dati, alla costituzione dei lotti omogenei in fase di lavorazione, alla gestione dei numeri dei lotti, alla identificazione della carne nelle celle frigorifere.

Relativamente ai mangimifici, le non conformità risultano essere in notevole contrazione e, se si considerano i valori in termini assoluti, erano10 nel 2003, 4 nel 2004, 3 nel 2005, 4 nel 2006, 5 nel 2007 e 1 nel 2008, assenza di non conformità nel 2009. Basso numero di non conformità riscontrate anche nel 2010 pari a 3 tutte a carico di punti critici accomunati nella categoria altro non interessanti quindi adesione al protocollo di produzione e qualificazione del fornitore.

Allegati
pdf MONITORAGGIO MIPAAF ETICHETTATURA FACOLTATIVA CARNI BOVINE.pdf