• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31492

RIFORMA DEGLI ORDINI: NUOVO TESTO OGGI IN AULA

RIFORMA DEGLI ORDINI: NUOVO TESTO OGGI IN AULA
Arriva in Aula la riforma degli Ordini delle professioni sanitarie: medici, veterinari, farmacisti, odontoiatri, psicologie e biologi. All'esame di Montecitorio un testo emendato nel corso dei lavori nelle Commissioni. Relatore l'On Relatore: De Nichilo Rizzoli. Ecco il nuovo testo.

La Commissione Affari Sociali ha concluso l'esame del Ddl C. 4274 (Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria) che oggi approda in Aula emendato e con un nuovo testo (C. 4274-A). Relatore è l'On De Nichilo Rizzoli che riferirà in senso favorevole all'Assemblea.

La scorsa settimana, prima di licenziare il nuovo testo (C. 4274-A), la Commissione Affari Sociali ha introdotto ulteriori emendamenti al testo, con il parere favorevole del Ministro della Salute Ferruccio Fazio che vanno a sommarsi a quelli già approvati il 29 luglio scorso.

Fra le ultime modifiche, l'inserimento dei biologi e degli psicologi fra le categorie sanitarie e nuovi adempimenti riguardanti la deontologia professionale, in particolare prevedendo che le federazioni nazionali raccolgano e aggiornino le norme deontologiche in un codice nazionale vincolante per tutti gli iscritti, individuando anche le relative responsabilità disciplinari".

Le Federazioni nazionali inoltre dovranno farsi promotrici dell'aggiornamento dei codici deontologici delle diverse professioni, "individuando le aree condivise tra i diversi ordini e collegi, come piattaforma essenziale per un lavoro sanitario con équipe multiprofessionali in cui le relative responsabilità siano chiaramente identificate ed eticamente fondate".

Rafforzato anche il ruolo della Conferenza Stato Regioni: i decreti attuativi dei principi di riforma degli ordini dovranno essere emanati dal Governo non più solo "sentita" la Conferenza Stato Regioni, ma "previa intesa".

Fra gli emendamenti già approvati a luglio: il rafforzamento del livello regionale degli Ordini, la confisca degli strumenti a chi esercita abusivamente la professione, la previsione di iscrizione obbligatoria all'Albo anche per i pubblici dipendenti, nell'ambito anche di un registro speciale.

Le sanzioni disciplinari dovranno essere commisurate anche alla volontarietà della condotta, oltre che alla gravità o alla reiterazione dell'illecito, prevedendo altresì il ravvedimento operoso e altre misure compensative, anche di natura economica, fatta salva l'area di competenza già regolata in via esclusiva dallo specifico codice disciplinare per i pubblici dipendenti.

Non figura più l'obbligo di RC professionale previsto dal testo originario, essendo stato già introdotto dalla Manovra bis, convertita in Legge e in vigore dal 17 settembre.