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MANCUSO: NON VOTO LA MANOVRA SE RESTA L’ARTICOLO 2

MANCUSO: NON VOTO LA MANOVRA SE RESTA L’ARTICOLO 2
"Non intendo dare il mio voto alla manovra, se l'articolo 2 rimarrà in questi termini e, anzi, sto raccogliendo consensi tra i colleghi parlamentari professionisti che abbiano a cuore la sorte delle loro Casse di previdenza." Il Presidente dell'ENPAV, On Gianni Mancuso ha così dichiarato le sue intenzioni di voto sulla manovra bis. Pressing di Sacconi su Tremonti.

"Ancora una volta le Casse di previdenza dei professionisti devono difendersi dal tentativo di invasione da parte dello Stato." L'On Gianni Mancuso, Presidente dell'ENPAV, annuncia che non darà il suo voto se l'articolo 2 del DL 138/2001 non sarà cambiato.

Il decreto 138/2011, il cui testo è ancora al vaglio della Commissione Bilancio del Senato e passibile di emendamenti, prevede l'aumento dell'aliquota delle ritenute da applicarsi sui rendimenti finanziari. Le Casse dei professionisti vedrebbero la tassazione dei loro capital gain passare dal 12,5 al 20%.

"Le Casse - speiga Mancuso- sono in Europa, l'unico sistema ETT (Esente nei versamenti contributivi, ma Tassati sui rendimenti delle Casse e Tassati sugli assegni pensionistici), ossia che devono subire un doppio sistema di tassazione. Aumentare ulteriormente la nostra tassazione sarebbe come tassare l'INPS o INPDAP. Come possiamo, inoltre, garantire la nostra stabilità e l'adeguatezza delle nostre prestazioni, come richiestoci dal legislatore, se il prelievo statale si fa sempre più ingerente?"

"Non intendo - conclude il Presidente Mancuso- dare il mio voto alla manovra, se l'articolo 2 rimarrà in questi termini e, anzi, sto raccogliendo consensi tra i colleghi parlamentari professionisti che abbiano a cuore la sorte delle loro Casse di previdenza."

L'aumento della tassazione dei patrimoni delle Casse di previdenza privatizzate, dal 12,5 al 20% è stata duramente contestata dal Presidente ADEPP Andrea Camporese, secondo il quale le rendite delle Casse non possono essere accomunate a quelle di privati con intenti speculativi, avendo come fine quello di "costruire il montante dei professionisti".

Fin dal varo della manovra bis, Gianni Mancuso aveva preannunciato l'intenzione di "far pressione in Aula" contro un testo che attacca le pensioni dei liberi professionisti, colpendo le rendite che concorrono a garantirle.

Agli emendamenti parlamentari per evitare l'aumento della tassazione, si unisce in queste ore l'iniziativa del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, per convincere il titolare dell'Economia che "non si può equiparare ciò che le casse ricavano investendo alle operazioni finanziarie dei privati. Si tratta- ha aggiunto- di non tassare ulteriormente degli utili che si trasformano in pensioni per i professionisti che versano i contributi negli enti di riferimento, non certo delle rendite a se stanti".

Allegati
pdf DL 138-2011.pdf