• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31487

RABBIA: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

RABBIA: IL PUNTO SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA
L'Unità di crisi per la rabbia ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica nelle zone a rischio per la rabbia, dal 2010 fino al primo semestre del 2011. Attività di sorveglianza diminuita del 65%. Confortanti i dati sulla immunità acquisita. Inalterati i territori di intervento. Preoccupa la Croazia. Dalla anagrafe canina del Veneto risulta immunizzato solo il 33% dei cani.

L'Unità di crisi per la rabbia ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica nelle zone a rischio per la rabbia, dal 2010 fino al primo semestre del 2011. Alla data della riunione l'ultimo caso di malattia risale al febbraio 2011 in una volpe nella provincia di Belluno.

Vaccinazione delle volpi

I dati del periodo compreso tra gennaio e giugno 2010 -confrontati con quelli dello stesso periodo nel 2011 -mostrano una diminuzione di circa il 65% dell'attività di sorveglianza per verificare la presenza della malattia nelle aree a rischio. Il numero di volpi conferite è passato dalle 1300 unità, del primo semestre 2010 alle 476 unità dello stesso periodo 2011.

Nel corso della campagna novembre-dicembre 2010, il 77% delle volpi conferite è risultato immunizzato nei confronti del virus della rabbia. Anche se il target previsto non è stato raggiunto, l'Unità di Crisi registra comunque un miglioramento dei conferimenti, in particolare nella Regione Friuli Venezia Giulia, e considera confortanti i dati riferiti alla immunità acquisita.

Da perfezionare il sistema FBD che utilizza esche non confezionate, impiegato per la prima volta nei territori di Trento e Bolzano nel corso della campagna di vaccinazione effettuata nel maggio 2011; le criticità del software e del sistema meccanico di lancio hanno comportato maggiori soste da parte dei piloti, ripassi in zone di lancio, nonché mappe di densità incomplete. L'Unità di Crisi ha quindi stabilito di dotarsi di una quota di esche da utilizzare, in alternativa, con il sistema Survis che a differenza del sistema FDB impiega esche confezionate in film plastico.

Per quanto concerne i conferimenti necessari alla verifica del livello di immunità, il prelievo dì volpi non ha potuto avviarsi prima del 1 luglio scorso, data di apertura della caccia.

Quanto alla situazione dei Paesi confinanti, preoccupa la Croazia che, nel 2010, ha registrato 652 casi di rabbia. Nel Paese è previsto un piano di vaccinazione sul quale l'Unità di crisi auspica di acquisire maggiori informazioni.

Per il futuro, l'Unità di crisi ha ritenuto opportuno di mantenere, per la prossima campagna di vaccinazione, lo stesso territorio di intervento. Eventuali modifiche dell'area di vaccinazione e in più generale di interventi di eradicazione della malattia, saranno presi in considerazione solo per il 2012 sulla base dei dati che saranno analizzati entro settembre.

Vaccinazione dei cani

Dal 2011, i Modelli 12 conseguenti alle vaccinazioni dei cani per rabbia sono inseriti nella anagrafe canina informatizzata regionale, dove risulta un calo delle vaccinazioni dei cani; attualmente solo il 33% circa dei cani risulta avere una copertura vaccinale valida. Quest'anno la vaccinazione sui cani non è più sostenuta dal finanziamento pubblico regionale.

I componenti della Unità di Crisi hanno quindi convenuto in maniera unanime che le vaccinazioni dei cani effettuate nel 2011 in Regione Veneto non siano tali da garantire una adeguata protezione hanno chiesto alla Regione Veneto interventi efficaci e rapidi interventi correttivi per migliorare il livello dì vaccinazione dei cani.

In Friuli la vaccinazione dei cani nella sua Regione è effettuata dai veterinari Asl per un costo di 10 euro, stesso importo applicato in Provincia di Trento, dove i dati sul livello di vaccinazioni effettuate risultano falsate dal non perfetto funzionamento dell'anagrafe in cui il numero di cani registrato risulta spesso più alto dell'effettivo.

L'Unità di crisi per la rabbia del Ministero della Salute si è riunita il 27 giugno, alla presenza di dirigenti ministeriali, del Centro di referenza per la rabbia, dell'Izs delle Venezie, delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, delle Province Autonome di Trento e Bolzano dell'Ispra.