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ASSALZOO: NO AD AUMENTO DEI COSTI AUTOTRASPORTO

ASSALZOO: NO AD AUMENTO DEI COSTI AUTOTRASPORTO
"Una palese limitazione della libera contrattazione tra le parti e un costo insostenibile per l'intera zootecnia nazionale". L'industria mangimistica prende posizione contro l'ipotesi di tariffe ministeriali minime per l'autotrasporto. Assalzoo scrive al Governo: l'applicazione della tabelle ministeriali determinerebbe un costo supplementare, fino al 25% in più degli attuali livelli. A seguito della minacciata entrata in vigore delle tariffe ministeriali minime per l'autotrasporto, derivante dalla decisione maturata venerdì scorso di fermare i lavori dell'Osservatorio sulle attività di autotrasporto, Assalzoo ha scritto al Presidente del Consiglio e ai Ministri dei Trasporti, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Lea Pallaroni, segretario generale dell'Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, esprime la "forte preoccupazione dell'industria mangimistica italiana per i gravi riflessi che possono determinarsi sull'intera zootecnia nazionale". L'imposizione di tali tariffe, "oltre a rappresentare una palese limitazione della libera contrattazione tra le parti, rappresenterebbe oggi un costo insostenibile per l'intera zootecnia nazionale, già in forte crisi, a causa di un aumento senza precedenti dei prezzi delle materie prime necessarie per la produzione di mangimi e in generale per l'alimentazione degli animali, cresciute negli ultimi dodici mesi fino all'80% in più".

L'aumento dei costi del trasporto conseguente l'applicazione della tabelle ministeriali "determinerebbe l'aggiungersi di un costo supplementare, rispetto agli attuali livelli, fino al 25% in più con inevitabili, immediate, ricadute sul costo dei mangimi, sui costi di produzione per gli allevatori, sui prezzi dei prodotti alimentati di origine animale al consumo finale, con il rischio di inevitabili ricadute pesanti anche sul livello dei consumi dei prodotti alimentari che hanno già perso negli ultimi 5 anni circa il 10% nel nostro Paese e le previsioni sono per un ulteriore sensibile contrazione".

Assalzoo chiede quindi "un intervento urgente, per evitare il verificarsi di una situazione che andrebbe a gravare sulla competitività del sistema produttivo italiano, con riflessi pesantissimi sulla difficile situazione di mercato in atto e sulla già precarie capacità di acquisto delle famiglie".