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ANMVI ABRUZZO:DIMENTICATA LA LEZIONE DEL SISMA

ANMVI ABRUZZO:DIMENTICATA LA LEZIONE DEL SISMA
Per il Presidente di ANMVI Abruzzo, Marco Della Torre, il piano regionale 2011-2013 sul randagismo rappresenta il "disconoscimento di un indirizzo strategico chiaramente emerso nelle fasi del sisma". Chiesto incontro urgente: offesa una categoria che ha dato un contributo decisivo sopportando gravi disagi economici e professionali. Il presidente di ANMVI Abruzzo, Marco Della Torre ha scritto all' Assessore regionale Luigi De Fanis (Assessorato Politiche culturali, veterinaria, sicurezza alimentare) in merito al Programma regionale di prevenzione e di controllo del randagismo 2011-2013, deliberato dalla Giunta.

La lettera, i cui contenuti sono stati comunicati alla stampa locale, chiede una urgente convocazione all'Assessore.

"Leggiamo nel Programma adottato - scrive Della Torre- il disconoscimento di un indirizzo strategico chiaramente emerso nelle fasi del sisma fondato su azioni integrate pubblico-privato in fatto di sanità animale e veterinaria. Con questo atto è stata del tutto disattesa la lezione che il nostro territorio ha appreso durante la drammatica esperienza del sisma".

"Vi leggiamo - continua la lettera- il persistere di atteggiamenti burocratici e autoconservativi, propri di una mentalità amministrativa che delega ai funzionari e non si apre al contributo fattivo, vitale, operativo ed efficiente dei professionisti privati, gangli sociali vitali, preziosi per ogni Amministrazione Pubblica che abbia a cuore l'efficacia-efficienza delle proprie azioni e la correttezza istituzionale".

Della Torre, anche in veste di componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni Abruzzo - esprime "il disappunto dei medici veterinari liberi professionisti, sia per le modalità di adozione di questo provvedimento sia per i suoi contenuti".

Della Torre rimarca che "è mancata la preventiva concertazione della Giunta con la "parte sociale" più rappresentativa dei professionisti privati del territorio nella stesura del Programma", il che "addolora e offende tanto più profondamente una categoria che ha sofferto, subito perdite, danni economici e che malgrado ciò è stata determinante nell'affrontare l'emergenza nell'emergenza.

A fronte di una popolazione di randagi e di animali smarriti superiore alle attese, "sono stati infatti i medici veterinari liberi professionisti - ricorda il Presidente di ANMVI Abruzzo- ad adoperarsi per risollevare il nostro territorio da una situazione drammatica, ancor prima di vedere risollevata la propria condizione professionale. Sono stati i medici veterinari liberi professionisti che senza alcun sostegno economico, ma grazie ad elargizioni volontarie e donazioni hanno evidenziato l'importanza strategica delle strutture veterinarie private nelle operazioni di identificazione, recupero e sterilizzazione di cani e gatti in libertà".

"Non sorprende - è la conclusione- che la proposta di legge presentata in materia dall'On Nazario Pagano - che non risente dei limiti palesi dell'atto di Giunta - non sia stata d'esempio.

La lettera è destinata per conoscenza all'On Nazario Pagano (Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo), a Giuseppe Bucciarelli (Dirigente Servizio Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare) al Direttore IZS di Teramo G. Caporale, ai Presidenti degli Ordini Veterinari dell'Abruzzo e al Presidente di Confprofessioni Abruzzo.

Allegati
pdf PROGRAMMA RANDAGISMO ABRUZZO 2011 2013.pdf
pdf DELIBERA GIUNTA ABRUZZO.pdf.pdf