Nell'episodio, accaduto a Trecasali, il medico, sorpreso dalla violenta aggressione, è corso verso l'auto di servizio per ripararsi dai colpi e chiamare le forze dell'ordine. A fronte però dei ripetuti colpi che l'agricoltore ha continuato a sferrare anche contro l'auto di servizio, al veterinario non è restato altro da fare che lasciare immediatamente l'azienda. Dopo aver denunciato l'aggressore ai carabinieri di Sissa, ed eseguiti i necessari accertamenti medici, il veterinario non ha usufruito dei 15 giorni di prognosi per la lesione alla mandibola, ritenendo che l'infortunio non fosse invalidante per la sua attività lavorativa.
Il fenomeno delle aggressioni a veterinari pubblici ufficiali durante il servizio è in aumento anche a livello nazionale ed è da tempo all'attenzione della Regione Emilia-Romagna. Successivamente, il sottosegretario del ministero della Salute, Francesca Martini, ha chiesto agli assessorati alla Sanità di Regioni e Province autonome di contrastare con tutti i mezzi possibili il crescente fenomeno delle intimidazioni verso i veterinari pubblici, già denunciato anche dal Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica al convegno "Efficienza dei Servizi Veterinari in territori a legalità limitata" nel maggio 2009. Da quel momento l'attenzione delle istituzioni è progressivamente cresciuta fino all'istituzione nel 2010 dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull'attività di medicina veterinaria pubblica. (fonte: Repubblica.it)