Con la mediazione del Governo si è arrivati quindi al decreto interministeriale del 21 ottobre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 novembre, che definisce le nuove tariffe postali per la spedizione delle pubblicazioni periodiche a partire dal 1° settembre 2010.
Le nuove tariffe prevedono, rispetto a quelle vecchie, un aumento immediato del 38% ed un ulteriore aumento del 17% a partire da settembre 2011. Quindi l'aumento globale sarà alla fine superiore al 55%. Certamente non poco anche se decisamente meglio rispetto all'aumento del 120% che stiamo subendo dal 1 aprile 2010.
Con un'interrogazione parlamentare l'On. Gianni Mancuso aveva chiesto al Governo se intendesse rettificare il testo del decreto del 30 marzo che aboliva le tariffe postali agevolate, e rimodulare le tariffe editoriali di spedizione affinché venisse ripristinata la possibilità, soprattutto per le associazioni non profit di esercitare la libertà di espressione.
Il Governo ha risposto determinando che le tariffe postali a favore delle associazioni e organizzazioni senza fini di lucro possono essere ridotte e il loro importo non deve superare il 50% della tariffa ordinaria.
Il mantenimento delle nuove tariffe avrebbe comportato la chiusura di molte testate locali edite non profit, dissolvendo un grande patrimonio di informazione plurale e libera. "Sono estremamente soddisfatto del risultato raggiunto - ha dichiarato Mancuso - la piccola editoria non profit è fonte impareggiabile di libertà di espressione e di informazioni in aree tematiche altrimenti trascurate".
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