L'operazione è iniziata il 16 dicembre con la simulazione di un'allerta per sospetto focolaio di Peste equina: ieri il sospetto clinico a Mores, in Provincia di Sassari) (un cavallo morto che presentava segni clinici riferibili alla malattia, segnalato alla ASL da un veterinario libero professionista), oggi la conferma di un focolaio.
Dopo l'invio dei campioni prelevati nella scuderia al Centro di Referenza Nazionale dell'IZS di Teramo, le procedure simulate hanno condotto alla conferma, mediante RT-PCR del sospetto di Peste Equina e alla conseguente convocazione dell'Unità di Crisi Centrale con l'obiettivo di proporre le misure atte a fronteggiare l'emergenza nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa vigente.
Le procedure simulate hanno previsto anche la sospensione sul territorio nazionale di tutte le manifestazioni cui partecipano animali sensibili alla Peste equina (fiere, mercati, concorsi, gare, aste pubbliche e private). Lo scopo è di rintracciare tutti gli equidi che sono stati movimentati dalla Zona di protezione e di sorveglianza istituite attorno al focolaio (100 e 50 km) negli ultimi tre mesi.
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