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INTRAMOENIA: PASSA L’ACCORDO STATO REGIONI

INTRAMOENIA: PASSA L’ACCORDO STATO REGIONI
La Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'Accordo sulla libera professione dei dirigenti medici e veterinari del SSN. Per l' ANMVI la veterinaria è fuori contesto. Scarse garanzie contro il conflitto di interessi e l'insorgenza di forme di concorrenza sleale: le regole saranno di parte, decise da chi dovrebbe essere vigilato.

Ieri la Conferenza Stato Regioni ha approvato ieri l'Accordo sull'attività libero professionale intramuraria dei dirigenti medici e veterinari del SSN.

Secondo il Ministro della salute Ferruccio Fazio l'Accordo "è volto a promuovere tutti gli interventi utili ad innalzare la qualità dei servizi sanitari erogati ai cittadini e demanda alla programmazione regionale ed aziendale la messa in atto di misure volte a garantire l'effettivo e corretto esercizio dell'attività libero professionale".

L'ANMVI ribadisce quanto già diffuso in un comunicato stampa, a commento della bozza di Accordo: la veterinaria è fuori contesto e non ci sono adeguate garanzie contro il conflitto di interessi: le regole saranno inevitabilmente di parte, perché decise da chi dovrebbe essere vigilato.

Questi i punti dell'intesa nella sintesi elaborata dal Ministero della Salute:

• la definizione annuale, in sede di contrattazione dei budget o di specifica negoziazione con le strutture aziendali, dei volumi di attività istituzionale dovuti, la definizione di risorse aggiuntive destinate all'attività istituzionale e/o libero professionale a favore dell'azienda, anche con modalità di remunerazione diverse da quelle orarie, ai fini del progressivo conseguimento degli obiettivi di allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramoenia;
• affidamento a personale aziendale, o comunque dall'azienda a ciò destinato, senza ulteriori oneri aggiuntivi, del servizio di prenotazione delle prestazioni libero-professionali, da eseguire con modalità distinte rispetto a quelle istituzionali, al fine di permettere il controllo dei volumi delle prestazioni medesime;
• la definizione delle tariffe per l'attività libero-professionale, d'intesa con i dirigenti interessati, previo accordo in sede di contrattazione collettiva integrativa.

L'Accordo affida alle Regioni e Provincie Autonome il compito di monitorare lo svolgimento dell'attività libero professionale, avvalendosi del supporto dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Le Regioni e Province Autonome, inoltre, stabiliscono modalità di verifica dell'attività libero professionale allo scopo di monitorare i volumi di attività e di rilevare l'insorgenza di conflitto di interessi o di forme di concorrenza sleale. A tal fine, esse istituiscono tavoli paritetici con le organizzazioni sindacali e con le rappresentanze degli utenti.