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UN NUOVO IGNOBILE ATTO INTIMIDATORIO

UN NUOVO IGNOBILE ATTO INTIMIDATORIO
Ennesimo episodio d'intimidazione ai danni di Roberto Macrì, veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale al quale è stata indirizzata una busta contenente tre proiettili di pistola di piccolo calibro. Un nuovo ignobile atto intimidatorio. Macrì svolge la sua attività in un territorio difficile per vocazione. «Siamo in presenza di un nuovo ignobile atto intimidatorio che merita la solidarietà di tutte le forze sane di questa regione». Affermazioni forti quelle di Vincenzo Ursini, segretario provinciale e portavoce regionale del comparto sanità dell'Ugl, dopo l'ennesimo episodio d'intimidazione perpetrato ai danni di Roberto Macrì, veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale al quale l'altro ieri è stata indirizzata una busta contenente tre proiettili di pistola di piccolo calibro.

Sull'episodio, stanno indagando i carabinieri, in attesa che gli specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche di Messina finiscano al lavoro alla ricerca di indizi utili per il completamento dell'attività investigativo. Riserbo assoluto e prudenza da parte dei militari dell'Arma della Compagnia di Soverato.

Da una parte, dunque, l'aspetto investigativo che procede a tutto campo. Dall'altra le considerazioni, piuttosto condite che vanno oltre i fatti di cronaca esternate al cronista dal rappresentante dell'organizzazione sindacale della città capoluogo che si lascia andare ad una serie di analisi, piuttosto impietose che mettono in rilievo la grande sofferenza che vive il settore delle ispezioni veterinarie. Un settore che spazia in un territorio difficile per vocazione.

« Probabilmente - afferma Ursini - i messaggi di morte indirizzati al nostro iscritto, veterinario del Distretto di Soverato, potrebbero essere collegati, direttamente o indirettamente, alla sua attività ispettiva di carattere sanitario come le macellazioni, la sicurezza alimentare, la vigilanza sui punti di ristoro e di ristorazione collettiva, i centri di cottura e via dicendo. Attività che porta avanti da anni con professionalità e rispetto delle regole, convinto com'è che un funzionario pubblico, quale egli è, abbia sempre l'obbligo di fare rispettare le leggi dello Stato, soprattutto quelle strettamente collegate alla tutela della salute dei cittadini ».

Sempre per il segretario provinciale dell'Ugl il territorio dell'area B del servizio veterinario, di cui fa parte Roberto Macrì, è molto vasto e racchiude la fascia più a rischio della provincia di Catanzaro ovvero quella compresa tra Guardavalle, Cardinale e Girifalco, nella quale gli episodi di criminalità, per fortuna ben contrastati dalle forze dell'ordine, sono ormai "pane quotidiano".

«Ecco perché, mentre rinnoviamo a Roberto Macrì i nostri più autentici attestati di stima e vicinanza - chiude Vincenzo Ursini - auspichiamo una costante e più efficace azione di vigilanza da parte di tutti i cittadini onesti di quel territorio. La sicurezza dei prodotti che consumiamo e dei siti preposti alla distribuzione e ristorazione, piccoli o grandi che siano, è una priorità collettiva alla quale nessuno dovrebbe rinunciare. Esprimiamo la più totale solidarietà dell'Ugl Sanità - affermano dalla segreteria di Catanzaro - convinti come siamo che la sua attenta e qualificata azione professionale, nell'ambito del servizio veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale sia veramente determinante ai fini del rispetto della legalità all'interno del territorio del medio Jonio. È un nuovo episodio che allunga la lista delle minacce e degli atti intimidatori subiti da Roberto Macrì, episodi che ormai sono diventati quasi periodici».

A Roberto Macrì nel frattempo continuano ad arrivare attestati di stima e solidarietà soprattutto a livello locale, come quella del coordinamento cittadino del Popolo delle libertà che, attraverso Gregorio Tino, ha parlato di «gesto inqualificabile ai danni di una persona stimata e professionalmente valida». (fonte: Gazzetta del Sud)