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CALABRIA, COMMISSARIATA LA VETERINARIA

CALABRIA, COMMISSARIATA LA VETERINARIA
La veterinaria, servizio chiave per la zootecnia e, di riflesso, per la salubrità degli alimenti di origine animale, era l'unico settore rimasto fuori dal generale restyling della sanità calabrese previsto dal Piano di rientro. Ma solo fino a pochi giorni fa. Ora anche questo settore è stato commissariato e ricade nella gestione straordinaria del commissario ad acta. La veterinaria, servizio chiave per la zootecnia e, di riflesso, per la salubrità degli alimenti di origine animale, era l'unico settore rimasto fuori dal generale restyling della sanità calabrese previsto dal Piano di rientro. Ma solo fino a pochi giorni fa. Ora anche questo settore è stato commissariato e ricade nella gestione straordinaria del commissario ad acta per l'attuazione del Piano, il governatore Giuseppe Scopelliti, e dei due sub commissari Navarria e Pezzi.

La decisione va ad incidere sugli enormi interessi che gravitano sulla filiera zootecno-alimentare, dove in un territorio come quello calabrese potrebbero essersi formate "incrostazioni" di vario genere. Decisivi, nel determinare il commissariamento, i rilievi del Ministero della Salute sullo stato del servizio in Calabria a fronte di norme comunitarie cogenti e vincolanti con adempimenti precisi che prevedono anche ispezioni dirette da parte della Ue.

Nei giorni scorsi sulla questione si è svolta una riunione plenaria a Catanzaro tra dirigenti del Ministero della Salute venuti appositamente da Roma, i responsabili dei servizi veterinari delle Asp calabresi e i dirigenti del Dipartimento regionale alla sanità. All'esito il Ministero ha inteso evidenziare con specifici rilievi la criticità in cui versa in Calabria l'intero settore, tanto da ritenere di dover coinvolgere il presidente Scopelliti e l'intero Ufficio del commissario ad acta nella gestione di un servizio finora escluso dal regime commissariale. Ciò vuol dire che anche la veterinaria è entrata a pieno titolo nel Piano di rientro. Questo comporterà un'attenzione mirata su tutto il sistema per garantire al massimo il cittadino che sulla propria tavola vuole alimenti tranquillamente commestibili perché sottoposti, all'origine, al controllo degli organi preposti attraverso ispezioni capillari. Fondamentale il ruolo che potrà avere in questo senso il sub commissario Pezzi, già generale della Guardia di Finanza.
Ricadere sotto lo "scudo" del Piano di rientro significherà per la veterinaria essere coinvolta in un'operazione di generale riassetto che dovrebbe sanare le criticità evidenziate ampiamente dai funzionari ministeriali, che hanno in programma pure un incontro con il direttore generale Antonino Orlando.(fonte: Gazzetta del Sud)