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A VITERBO RIPARTE IL PROGETTO LEAVET

A VITERBO RIPARTE IL PROGETTO LEAVET
Riparte nel comune di Viterbo la campagna di sterilizzazione contro il randagismo. Al progetto Leavet promosso dall'ANMVI e realizzato con il contributo della Regione Lazio e della provincia di Viterbo aderisce anche l'amministrazione comunale. Il servizio va prenotato entro il mese di novembre. Riparte a Viterbo il progetto Leavet (livelli essenziali di assistenza veterinaria), promosso dall'ANMVI, l'Associazione nazionale dei medici veterinari. L'obiettivo e' sterilizzare le cagne di proprietà delle fasce socialmente svantaggiate.

Il progetto realizzato con il contributo della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo è il risultato dell'impegno di ANMVI Lazio ed in particolare della rappresentante provinciale Daniela Boltrini che è anche Presidente dell'Ordine di Viterbo e Coordinatrice nazionale del Progetto Leavet dell'ANMVI.

Quest'anno l'iniziativa ha visto l'adesione dell'amministrazione comunale che per la prima volta, su proposta del consigliere delegato alla tutela degli animali Francesco Simoncini, ha stanziato una somma a favore della campagna di sterilizzazione.

"Si tratta di un progetto di grande interesse - ha sottolineato Simoncini - teso a combattere il randagismo attraverso una prevenzione del fenomeno stesso con la sterilizzazione delle femmine a rischio. La quasi totalità della sterilizzazione è a carico dell'Amministrazione Pubblica, mentre il proprietario dovrà pagare un ticket solamente 50 euro. Ogni anno 135.000 animali vengono abbandonati, di questimolti muoiono su strada, talvolta mettendo in pericolo loro malgrado anche la vita di automobilisti; altri, nel migliore dei casi, finiscono in un canile. Ritengo sia necessario educare i cittadini alla responsabilizzazione verso i propri animali domestici - ha aggiunto il consigliere Simoncini -, istruirli su l'importanza della sterilizzazione dei cani e dei gatti come principale tutela degli animali stessi da maltrattamenti, abbandono o uccisione, sull'importanza della prevenzione di nascite indesiderate, destinate a concludersi poi in un canile o gattile, con costi esagerati gravanti sull'intera comunità."


"Non si può incolpare il cane di essere un randagio - ha concluso Simoncini - piuttosto va colpevolizzato chi lascia incustodito il proprio animale, libero di riprodursi, oppure lo abbandona in mezzo a una strada".

Il servizio va prenotato ai numeri 0761 348326 e 329 1373201 entro il mese di novembre.