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ONAOSI 2005, IL PAGAMENTO E’ “SPONTANEO”

ONAOSI 2005, IL PAGAMENTO E’ “SPONTANEO”
Con una comunicazione della Giunta Esecutiva, la Fondazione ONAOSI precisa che il richiamo bonario delle quote arretrate è necessario per evitare la prescrizione, ma parla di "pagamento spontaneo" del contributo 2005. Dopo la caduta dell'obbligo contributivo, i sanitari volontari in regola sono 11.663. Calo del 10% rispetto al 2009. Con una comunicazione della Giunta Esecutiva, la Fondazione ONAOSI precisa il senso del richiamo bonario della quota arretrata del 2005, annualità riferita al periodo (2003-2006) in cui la quota era obbligatoria per i liberi professionisti e che - trascorsi 5 anni- cadrebbe in prescrizione se non richiamata.

La Fondazione spiega appunto che "per interrompere la prescrizione, sta facendo recapitare avvisi bonari per invitare i contribuenti, che non avessero già provveduto, al pagamento spontaneo del contributo 2005".

La sentenza della Corte Costituzionale n. 190/07, richiamata nell'avviso bonario non ha fatto venir meno l'obbligo contributivo nei confronti dell'ONAOSI e, nemmeno "i correlati obblighi di riscossione in capo ai suoi Amministratori". Tuttavia la stessa sentenza ha dichiarato costituzionalmente illegittime le modalità di quantificazione del contributo, dando origine ad una serie di ricorsi presso i giudici del lavoro, spesso vinti dai liberi professionisti ricorrenti. Il contenzioso ha impegnato anche finanziariamente la Fondazione, che sta valutando presso i Ministeri vigilanti come formalizzare una rinuncia alla riscossione. Questo almeno l'auspicio delle Federazioni

Dal 2007, la contribuzione ONAOSI dei liberi professionisti iscritti agli Ordini sanitari, è esclusivamente volontaria. Relativamente ai versamenti di quote di contribuzione volontaria, al 3 settembre 2010, il numero dei sanitari in regola risulta essere 11.663, mentre alla stessa data dell'anno scorso (2009) risultava essere 13.005. Dall'inizio dell'anno 2010 al 3 settembre 2010 il numero delle domande di adesione volontaria pervenute alla Fondazione risultano essere in totale 240.