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LA SIVAR UNISCE VETERINARIA E RICERCA

LA SIVAR UNISCE VETERINARIA E RICERCA
Si è svolto a Cremona, nella sede nazionale della SIVAR, un convegno nazionale sui risultati del progetto di ricerca "Uterofert", finanziato dalla Regione Lombardia, in collaborazione con Avantea e l'Istituto Spallanzani. Il presidente Medardo Cammi: una giornata di eccellenza scientifica, la SIVAR si dimostra attenta e vicina alla ricerca.

Si è svolto il 30 settembre, nella sede cremonese della Sivar, il convegno nazionale sui risultati del progetto di ricerca "Uterofert" sull'infertilità bovina. Le preiscrizioni, che hanno rapidamente raggiunto le trecento adesioni, dimostrano l'importanza e l'interesse che i veterinari buiatri attribuiscono all'argomento. Lo conferma il presidente della Sivar, Medardo Cammi: "Questa è una giornata di eccellenza scientifica che dimostra come la SIVAR sia attenta e vicina alla ricerca scientifica".

Il progetto "Uterofert" sull'origine uterina dell'infertilità bovina è un programma di ricerca finanziato dalla Regione Lombardia, Assessorato Agricoltura, realizzato in collaborazione con Avantea,l'Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani.

I relatori, oltre al tema, sono stati certamente un elemento di forte richiamo essendo tutti di grande livello scientifico e già molto conosciuti nel settore buiatrico: Gaetano Donofrio, Maura Ferrari, Andrea Galli, Cesare Galli, Giovanna Lazzari, Mario Luini e Martin Sheldon della School of Medicine Swansea University, UK, che i veterinari italiani hanno già avuto modo di conoscere ed apprezzare in altre occasioni.

Le patologie uterine sono una importante causa di infertilità negli allevamenti bovini e determinano effetti collaterali sulle produzioni, sulla redditività dell'azienda e sul benessere animale.

In questo convegno saranno presentati i risultati di un programma di ricerca finanziato dalla Regione Lombardia sulla prevalenza e gravità delle endometriti cliniche e subcliniche in due allevamenti campione di bovine da latte.

I dati riguardano 220 bovine che sono state sottoposte a micro lavaggi uterini nel periodo da 40 a 60 giorni post partum per effettuare una indagine epidemiologica sulla prevalenza e sulle caratteristiche delle patologie uterine presenti. Il liquido di lavaggio è stato sottoposto ad analisi citologica ed a test batteriologici e virologici. Le bovine esaminate sono state monitorate nei mesi successivi per determinare l'influenza dei diversi tipi di patologie uterine sulla fertilità. In parallelo sono stati svolti studi in vitro per determinare l'effetto dei mediatori dell'infiammazione sulla vitalità embrionale.

Il progetto si concentra sul problema della ipofertilità bovina con specifico riferimento alle patologie uterine cliniche e subcliniche. Il problema che si vuole affrontare è da un lato quello di verificare la reale incidenza di queste patologie in un campione di importanti allevamenti da latte della regione Lombardia, e dall'altro quello di indagare più approfonditamente le forme subcliniche infiammatorie in relazione ai parametri riproduttivi e soprattutto alla mortalità embrionale.

Il progetto si articola in due fasi delle quali la prima corrisponde allo studio epidemiologico delle patologie uterine nei due allevamenti che partecipano al progetto. Nella seconda fase il progetto si propone di verificare gli effetti che le patologie uterine subcliniche di tipo infiammatorio possono esercitare direttamente sull'embrione durante le prime fasi di sviluppo. Questa attività prevede una fase di laboratorio, in cui gli embrioni saranno esposti in vitro a molecole che agiscono da mediatori dell'infiammazione, e una fase di trapianto embrionale in riceventi sane e in riceventi affette da forma asintomatiche di infiammazione uterina. I dati ottenuti consentiranno di chiarire il ruolo della infiammazione uterina sulla vitalità embrionale e quindi sulla infertilità conseguente.  

Allegati
pdf INFERTILITIA' BOVINA CONFRONTO TRA VETERINARI E RICERCATORI.PDF