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UMBRIA, VETERINARI PRECARI E CON AUTO INSICURE

UMBRIA,  VETERINARI PRECARI E CON AUTO INSICURE
''La Regione intervenga sulle problematiche dei servizi veterinari". Lo chiede Sandra Monacelli, attraverso un'interrogazione al presidente della Giunta della Regione Umbria: "Incresciosa situazione dei precari". Problemi di sicurezza per le "gravi carenze del parco autovetture a disposizione delle sedi operative".

''La Regione intervenga sulle problematiche dei servizi veterinari, denunciate dalla segreteria regionale umbra della Federazione veterinari e medici ''. E' quanto la portavoce dell'Udc al consiglio regionale dell'Umbria, Sandra Monacelli, auspica attraverso un'interrogazione al presidente della Giunta.

In particolare, l'esponente centrista chiede di sapere come la Regione intende intervenire ''in ordine all'incresciosa situazione dei precari, a tutela dei loro diritti, nell'interesse della salute dei consumatori''. E punta l'attenzione sulle questioni relative all'uso degli automezzi da parte degli operatori, sollecitando provvedimenti per risolvere il problema relativo ''all'uso dei mezzi di trasporto e alla sicurezza degli addetti ai lavori che ne fanno uso, per garantire urgenze e interventi in ogni parte del territorio ed assicurare i Lea previsti per legge, onde scongiurare la completa sospensione delle attivita'''.

Rispetto alla questione del precariato medico-veterinario, l'esponente regionale dell'Udc, spiega che i concorsi per l'accesso di ruolo da dirigente veterinario dipendente, con procedure trasparenti come prevede il Dpr ''483/'97'', sono ''raramente espletati e non garantiscono nemmeno il turn over essenziale.

Risulta cosi' particolarmente aggravata - sottolinea Monacelli - la situazione dei precari convenzionati con contratti atipici, sempre piu' legati ad una forte discrezionalita' delle direzioni generali delle Asl e per questo condizionati da una sorta di ricatto, privati dei diritti relativi a maternita', ferie e malattia, ai quali non e' stato mai applicato per tutto il quadriennio neanche il contratto Sisac previsto per legge. In alcuni casi addirittura - aggiunge - ai precari vengono fatte espletare impropriamente le mansioni di ufficiale di polizia giudiziaria, assolutamente incompatibili con lo stato giuridico attribuito a questo tipo di figura professionale''.

La portavoce dell'opposizione Udc affronta infine la questione dell'uso degli automezzi: "C'è un problema di sicurezza - spiega - relativo alle gravi carenze del parco autovetture a disposizione delle sedi operative, in termini sia quantitativi che di caratteristiche tecniche e di sicurezza stradale, che non permette il rispetto nemmeno dei Livelli essenziali di assistenza previsti per legge, considerando anche il frequente accesso a tipologie di territorio disagiato".

Monacelli  conclude ricordando come "il decreto legge ‘78/2010' e l'interpretazione erronea che ne è stata data parte delle aziende sanitarie impedendo ai sanitari l'utilizzo del mezzo proprio, concorre a determinare una situazione di blocco dell'operatività dei servizi".