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NO AL MONITORAGGIO SUL TAGLIO DELLE CODE

NO AL MONITORAGGIO SUL TAGLIO DELLE CODE
E' pubblicato il Ddl 1908 come approvato dal Senato. Espunta dal testo la punibilità penale degli interventi chirurgici non terapeutici. Ma il divieto è in vigore ed è previsto dall'Ordinanza ministeriale 3 marzo 2009. Durante i lavori l'Assemblea e il rappresentante del Governo hanno respinto la proposta di monitorare l'osservanza del divieto.

Il divieto di interventi destinati a modificare la morfologia dei cani - recisione delle corde vocali, di conchectomia e di caudotomia - è previsto dall'ordinanza ministeriale 3 marzo 2009 ed è pienamente in vigore. Il Senato dunque ha sì espunto dal Ddl 1908 ("Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno") i riferimenti alla punibilità penale, ma non ha fatto venire meno il divieto. Che è pienamente in vigore.

L'ordinanza vieta gli interventi destinati a modificare la morfologia dei cani e ammette eccezioni al divieto solo per i casi terapeutici e, limitatamente al taglio della coda, per le esigenze di standard nelle razze canine elencate dalla FCI.

I senatori Poretti, Perduca, Chiaromonte, Ferrante, Amati, Della Seta hanno firmato un ordine del giorno per impegnare il Governo "a monitorare la reale ed efficace applicazione della ordinanza ministeriale in linea con quanto previsto nella Convenzione europea". Tuttavia, Il Senato e il rappresentante del Governo, il Sottosegretario Caliendo, hanno respinto l'ordine del giorno.

I proponenti chiedevano al Governo di impegnarsi a prevedere un monitoraggio dell'applicazione di tale divieto, avvalendosi della collaborazione dei servizi veterinari delle regioni, delle ASL, dell'Ordine dei medici veterinari e del Comitato bioetico per la veterinaria per ottenere dati anche numerici sugli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane che vengono fatti e con quali scopi, curativi e non".

Attualmente le mutilazioni sono regolate dall'ordinanza 3 marzo 2009, che vieta gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, fatta eccezione - per quanto riguarda il taglio della coda - per i cani appartenenti alle razze canine riconosciute dalla F.C.I. con caudotomia prevista dallo standard, «sino all'emanazione di una legge di divieto generale specifica in materia».

Allegati
pdf IL TESTO DEL DDL 1908 APPROVATO DAL SENATO.pdf