• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31395

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

A GIOIA TAURO MANCA L’UFFICIO ISPETTIVO VETERINARIO

 A GIOIA TAURO MANCA L’UFFICIO ISPETTIVO VETERINARIO
Nel porto di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, manca l'ufficio ispettivo veterinario e il tonno fa il giro d'Italia prima di essere servito a tavola. Lo scrive il Sole 24 Ore che ha raccolto la testimonianza di un imprenditore: a pagarne le spese sono le imprese del Sud e la loro competitività sui mercati nazionali e internazionali.

Per colpa del locale di ispezione frontaliera che la Comunità europea ha trovato inadeguato e fuori norma, da 7 mesi il porto di Gioia Tauro sconta questo handicap che si aggiunge a quelli indotti da una concorrenza sempre più agguerrita negli scali mediterranei.

«Prima - spiega Pippo Callipo - a Gioia scaricavamo i nostri container, un campione della merce veniva analizzato e poi a controlli avvenuti prendevano le strade della lavorazione e del commercio. Ora, per colpa di un ufficio chiuso perché era senza bagni, lavandini e spogliatoi e con le pareti non lavabili, vale a dire l'abc dell'igiene, sono costretto a far arrivare le merci a Salerno o a Palermo e da qui instradarle verso la mia impresa e commercializzarle». Callipo sta organizzando una rete di imprenditori calabresi, siciliani e pugliesi, per protestare davanti al Porto di Gioia, perché ai danni si aggiunge la beffa. «I campioni prelevati - dice Callipo - che prima venivano analizzati in loco, ora prendono la strada di Salerno o di Taranto e aspettiamo giorni prima di avere i risultati. Tempo e soldi persi».

L'Autorità portuale, Giovanni Grimaldi: «Mi risulta - afferma Grimaldi -che i lavori di ristrutturazione siano stati ultimati e che foto e documenti siano stati spediti alla Commissione europea di cui è attesa una nuova visita. Nel frattempo, il ministero della Salute potrebbe concedere un'autorizzazione provvisoria». (fonte: Il Sole 24 Ore)