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REGIONI, URGENTE UNA COMMISSIONE ANTISPRECHI

REGIONI,  URGENTE UNA COMMISSIONE ANTISPRECHI
Dopo la severa relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2009, la Conferenza delle Regioni propone il varo urgente di una Commissione antisprechi. Errani: nella manovra manca un equilibrio di partecipazione proporzionale tra i comparti della Repubblica. "Se è necessario chiedere sacrifici a molte categorie di cittadini, tra le quali purtroppo anche quelle più deboli, appare ancor più necessario affrontare con decisione e concretezza i problemi della cattiva amministrazione e dello spreco di pubblico denaro, che il Paese invoca da tempo". Sono netti i toni della requisitoria pronunciata dal Procuratore generale, Mario Ristuccia, sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.

Commentando la relazione, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani ha proposto il varo urgente di una Commissione su funzionamento e costi della Pubblica Amministrazione, sia centrale che regionale".

"Il principio costituzionale della leale collaborazione è un principio che deve essere valido per tutti, ha sottolineato Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni, ribadendo che "le Regioni sono pronte a fare la propria parte. Pronte a firmare subito un accordo con il Governo nel quale si prescrive che ciascun comparto della Repubblica partecipi a concorrere ai 25 mld della manovra nelle proporzioni equilibrate in cui concorrono nella spesa pubblica".

A giudizio di Errani, nella manovra "manca un equilibrio di partecipazione proporzionale tra i comparti della Repubblica. Bisogna invece concorrere in proporzioni equilibrate, tenendo conto del concorso di ciascun comparto alla spesa pubblica". E' questo l'aspetto fondamentale di correzione della manovra sottolineato dalle Regioni al Governo nel corso dell'incontro del 23 giugno.


Ma "l'incontro tra il governo e le regioni sulla manovra correttiva è stato molto negativo. Non c'è stata nessuna sostanziale apertura''. Spiega Errani: ''cosi' si mette il federalismo fiscale in una condizione di non praticabilita''' e invece ''si mettono seriamente a rischio il trasporto pubblico locale, i provvedimenti per la famiglia, il sociale e le politiche per le attivita' produttive".

Le Regioni vogliono farsi carico dei problemi del Paese e credono nel federalismo fiscale. Le Regioni pertanto chiedono che siano approvati i livelli essenziali di assistenza, i livelli essenziali sociali, che i provvedimenti sul federalismo fiscale siano fatti insieme a tutti i livelli della Repubblica, rispettando la legge 42. "Oggi le condizioni per fare questo percorso non sono realizzate. - afferma Errani - il Governo ci metta nelle condizioni di realizzare il federalismo fiscale". Il Governo deve fare delle modifiche fondamentali sulla manovra: ''Questa manovra e' ipercentralista: taglia l'1.22% alle amministrazioni centrali e il 14% alle Regioni".