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RABBIA, ALTO ADIGE: ORA ESCHE AD ALTA QUOTA

RABBIA, ALTO ADIGE: ORA ESCHE AD ALTA QUOTA
La campagna di vaccinazione antirabbica in Alto Adige è stata ampliata: l'elicottero che lancia le esche copre un'area non ancora raggiunta dalle esche. Il veterinario Zambotto: "con lo scioglimento della neve possiamo lanciare le esche con l'elicottero anche sopra questa altitudine e fino ai 2300 metri''. Il quarto caso di rabbia silvestre in Alto Adige, una volpe trovata morta a San Cassiano in val Badia, non cambia le valutazioni dell'assessore provinciale all'agricoltura di Bolzano, Hans Berger: "Osservando la situazione in Alto Adige e nelle regioni confinanti, si registrano molti meno casi di nuove infezioni rispetto agli ultimi mesi''. Il trend in calo dimostra che la campagna di vaccinazione e' efficace. ''Abbiamo verificato - sottolinea Berger - che oltre il 70% di tutte le volpi presenti in Alto Adige hanno ingerito un'esca vaccinale''.

Alla luce dei risultati positivi e a prescindere dal quarto caso, la campagna di vaccinazione antirabbica dal 4 giugno è stata ampliata: l'elicottero che lancia le esche sara' in azione per 4-5 giorni con l'obiettivo di coprire un'area non ancora raggiunta dalle esche.

''I sette casi registrati in maggio hanno riguardato animali trovati sopra i 1500 metri di quota. - Spiega il direttore del Servizio veterinario provinciale Paolo Zambotto - Con lo scioglimento della neve ora possiamo lanciare le esche con l'elicottero anche sopra questa altitudine e fino ai 2300 metri''.

A seguito dell'azione, vige il divieto di caccia e anche quello di circolazione dei cani senza guinzaglio. ''Le persone sono in ogni caso invitate a non toccare le esche'', raccomanda il vicedirettore del Servizio veterinario provinciale Ernst Stifter. (Asca)