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TUTELA ANIMALE E CONFLITTO DI INTERESSI

TUTELA ANIMALE E CONFLITTO DI INTERESSI
Il deputato Raisi ha presentato una interrogazione parlamentare sulla Legge 189/2004, chiedendo iniziative di modifica della Legge per risolvere "un certo conflitto di interessi nel delegare al controllo di attività lavorative e ludiche svolte dai cittadini, proprio le associazioni o gli enti che si professano a priori contrarie a tali attività". L'On Enzo Raisi ha presentato una interpellanza parlamentare re il Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri dell'interno, della giustizia, dell'ambiente e delle politiche agricole, alimentari e forestali, per chiedere interventi sulla Legge 189/2004. Ad avviso dell'interpellante, "può delinearsi un certo conflitto di interessi nel delegare al controllo di attività lavorative e ludiche svolte dai cittadini, proprio le associazioni o gli enti che si professano a priori contrarie a tali attività".

L'On Raisi fa riferimento, in particolare, alla previsione di affido di animali oggetto di provvedimenti di sequestro o di confisca ad associazioni o enti che ne facciano richiesta individuati con decreto del Ministro della salute e all'assegnazione di compiti di vigilanza alle guardie particolari giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute. L'interrogante cita anche alle finalità di tutela di interessi lesi dai reati previsti dalla Legge 189/2004 e alla destinazione di entrate derivanti dalle sanzioni pecuniarie previste dalla legge.

"Nella norma sopra citata - osserva l'On Raisi- non si esclude la possibilità che siano le stesse persone o comunque associazioni o enti che tra loro costantemente o occasionalmente collaborano, a segnalare le eventuali supposte infrazioni, a svolgere una sorta di mansione di ausiliari di PG, a divenire affidatari degli animali sequestrati, nonché destinatari delle entrate derivanti dall'applicazione di eventuali sanzioni e possibile parte lesa dai reati previsti, in sede di processo, ciò lascia perplesso l'interpellante per la possibilità di un conflitto di interessi".

Secondo l'interpellante è inoltre "lesivo della certezza del diritto dei cittadini che si autorizzi con il sequestro lo spostamento degli animali dal luogo di detenzione, prima che una sentenza abbia dimostrato la colpevolezza degli imputati, unicamente ipotizzando che un reato possa reiterarsi o aggravarsi e in alcuni casi addirittura ipotizzando che un reato possa concretizzarsi.

La richiesta alle autorità interpellate è di "attivare ogni iniziativa, anche di riforma della normativa vigente", con l'obiettivo, fra gli altri, di sancire l'incompatibilità dello svolgimento delle funzioni di controllo, l'impossibilità di spostare gli animali posti sotto sequestro, dal luogo di detenzione, prima che una sentenza abbia dimostrato la colpevolezza degli imputati; impedire che possano divenire destinatari delle entrate derivanti dall'applicazione di eventuali sanzioni e possibile parte lesa dai reati previsti, in sede di processo, persone, associazioni o enti che a qualsiasi titolo abbiano o abbiano avuto parte in causa nel procedimento o che costantemente o occasionalmente collaborino con esse.