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PROFESSIONI: GIA’ BOCCIATO IL 1° TESTO DI RIFORMA

PROFESSIONI: GIA’ BOCCIATO IL 1° TESTO DI RIFORMA
L'On Maria Grazia Siliquini, relatrice per la riforma delle professioni in Commissione Giustizia, ha depositato il primo testo di riforma dopo le audizioni parlamentari. E già piovono le critiche. Stella (Confprofessioni): "sovvertito la natura costituzionale degli Ordini". Calderone (Cup): "stiamo lavorando a un testo". Pastore (Adepp): le casse vanno lasciate fuori.

Si è conclusa l'indagine conoscitiva in relazione ai provvedimenti in materia di riforma delle professioni, avviata il 20 ottobre 2009. La Presidente della II Commissione Giustizia Giulia Bongiorno: "Ora spetta alle Commissioni riunite di portare a sintesi tutte le diverse e in alcuni casi complesse questioni emerse nel corso dell'indagine conoscitiva, al fine poi di consentire ai relatori ovvero eventualmente ad un Comitato ristretto di formulare una proposta di testo base".


Maria Grazia Siliquini, relatore per la II Commissione, ha depositato una ipotesi di testo della riforma delle professioni intellettuali, che potrà essere utile per la elaborazione in tempi brevi di una proposta di testo unificato.

E già piovono critiche. Il Presidente di Confprofessioni Gaetano Stella, fra i soggetti che hanno partecipato alle audizioni parlamentari al quotidiano Italia Oggi parla di un testo per "sovvertire la natura costituzionale degli ordini professionali, entri di diritto pubblico a tutela degli interessi generali, ai quali i professionisti sono obbligatoriamente iscritti per trasformarli in organismi di rappresentanza sindacale delle categorie professionali. E' l'eutanasia degli Ordini. Contrasteremo".
Altri non esitano a definire il testo Siliquini di "mostro giuridico, che rischia di spazzare via gli ordini professionali". Il Cup fa saper tramite la presidente Marina Calderone che sta lavorando ad un proprio testo. Antonio Pastore dell'Adepp: "apprendiamo di una norma che parla di casse di previdenza, notoriamente autonome e che non possono entrare nella riforma delle professioni".


Diverso il punto di vista della relatrice Siliquini: "La riforma, che è richiesta unitariamente da tutti gli esponenti degli ordini (area sanitaria, giuridica e tecnica), deve essere finalizzata a dare soprattutto nuovi strumenti e regole per le professioni intellettuali, in piena armonia con la direttiva europea 2005/36; strutture organizzative (modello di società ad hoc); strumenti di sostegno economico (normalmente previsti solo per le altre categorie), e quant'altro possa servire al professionista intellettuale nei prossimi decenni".


Quanto alle professioni emergenti non ordinistiche, oggi riunite in associazioni, "si riconosce il loro pieno diritto ad una legge che li «inquadri» con criteri e regole nuove, onde porre fine allo stato attuale di vera e propria «jungla» (ove si trovano, ad esempio, professionisti senza titolo e senza abilitazione, che svolgono professioni «fotocopia» di professioni ordinistiche); regole nuove che potrebbero, ad esempio, prevedere un inquadramento a livello regionale o camerale. Questa legge - conclude l'On Siliquini- si ritiene sia opportuno venga formulata ed elaborata in maniera autonoma, trattandosi di due mondi assolutamente distinti, per i quali devono valere regole diverse". Le uniche lodi vengono da Colap e Uniprof.

Allegati
pdf IL TESTO DEPOSITATO DALL'ON MARIAGRAZIA SILIQUINI.pdf