• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

MENO SOLDI ALLE UNIVERSITA’: 2011 ANNUS HORRIBILIS

MENO SOLDI ALLE UNIVERSITA’: 2011 ANNUS HORRIBILIS
Il 2011 sarà un anno terribile per le casse del sistema universitario. Le finanze degli atenei saranno tagliate del 14,7%. Se per il 2010 il taglio del Fondo del finanziamento ordinario si era limitato al 3,7% rispetto al 2009, pari a circa 300 milioni di euro, per il prossimo anno le previsioni sono veramente drammatiche.

In soli due anni il Fondo del finanziamento ordinario per le università sarà tagliato di quasi il 19% per un valore di circa 1400 milioni di euro. Rispetto alla somma degli ultimi anni di circa 7 miliardi ci sarà quindi una forte riduzione in parte già avvenuta nel 2010 con un taglio di 300milioni di euro, il 3,7% rispetto al 2009, ma soprattutto con un contenimento molto elevato previsto per il 2011.

Il taglio considerato per il prossimo anno rispetto al 2010 è infatti di quasi il 15% per un valore di oltre un miliardo. Tutte le Università sono in agitazione, sia docenti che studenti, nella speranza che si possa arrivare ad un ripensamento del Governo e che il taglio previsto possa essere rivisto e contenuto.

Anche l'ANMVI è intervenuta sul problema con una dichiarazione del suo Presidente senior, Carlo Scotti, che ha ricordato come un paese, per il suo stesso futuro, debba considerare gli investimenti in formazione e cultura come prioritari, ma ha anche colto l'occasione per sottolineare i grossi sprechi a tutti evidenti nelle Facoltà di Medicina Veterinaria: " E' assurdo continuare a mantenere 14 Facoltà quando ne basterebbero 6/7 al massimo per un totale di 300/400 iscritti. E' giunto il momento di intervenire drasticamente su un sistema che produce solo disoccupati scegliendo poche Facoltà, quelle migliori e che sono in grado di ottenere il riconoscimento europeo, da finanziare in modo equo rispetto alle reali necessità. Fare tagli indiscriminati non ha alcun senso e si vanno a penalizzare gli atenei migliori".