In soli due anni il Fondo del finanziamento ordinario per le università sarà tagliato di quasi il 19% per un valore di circa 1400 milioni di euro. Rispetto alla somma degli ultimi anni di circa 7 miliardi ci sarà quindi una forte riduzione in parte già avvenuta nel 2010 con un taglio di 300milioni di euro, il 3,7% rispetto al 2009, ma soprattutto con un contenimento molto elevato previsto per il 2011.
Il taglio considerato per il prossimo anno rispetto al 2010 è infatti di quasi il 15% per un valore di oltre un miliardo. Tutte le Università sono in agitazione, sia docenti che studenti, nella speranza che si possa arrivare ad un ripensamento del Governo e che il taglio previsto possa essere rivisto e contenuto.
Anche l'ANMVI è intervenuta sul problema con una dichiarazione del suo Presidente senior, Carlo Scotti, che ha ricordato come un paese, per il suo stesso futuro, debba considerare gli investimenti in formazione e cultura come prioritari, ma ha anche colto l'occasione per sottolineare i grossi sprechi a tutti evidenti nelle Facoltà di Medicina Veterinaria: " E' assurdo continuare a mantenere 14 Facoltà quando ne basterebbero 6/7 al massimo per un totale di 300/400 iscritti. E' giunto il momento di intervenire drasticamente su un sistema che produce solo disoccupati scegliendo poche Facoltà, quelle migliori e che sono in grado di ottenere il riconoscimento europeo, da finanziare in modo equo rispetto alle reali necessità. Fare tagli indiscriminati non ha alcun senso e si vanno a penalizzare gli atenei migliori".