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RIFIUTI, NIENTE “SISTRI” PER I VETERINARI

RIFIUTI, NIENTE “SISTRI” PER I VETERINARI
Il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti non riguarda i medici veterinari che non sono ricompresi né fra le categorie obbligate all'iscrizione né fra quelle per le quali è prevista l'eventuale adesione volontaria. Avvicinandosi la scadenza per l'iscrizione, alcune strutture veterinarie si son viste richiedere il requisito dell'iscrizione. Che non va soddisfatto. I medici veterinari la cui attività non è configurabile in quella d'impresa non sono coinvolti direttamente nel "SISTRI": il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti non riguarda tali professionisti che non sono ricompresi né fra le categorie obbligate all'iscrizione né fra quelle per le quali è prevista l'adesione volontaria. Alla tracciabilità dei loro rifiuti infatti provvederà direttamente il gestore.

E' necessario, all'avvicinarsi della scadenza fissata dal decreto, ricordare  quanto già chiarito dai consulenti di ANMVI Servizi in materia di rifiuti: sono infatti frequenti i casi in cui le aziende che si occupano del ritiro dei rifiuti nelle strutture veterinarie richiedono, fraintendendo o disconoscendo la normativa, che i medici veterinari si iscrivano al Sistema SISTRI.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, del Decreto Ministeriale 17 dicembre 2009 è nato il SISTRI, il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Il Sistema, che ha come obiettivo, l'informatizzazione delle informazioni oggi rese su supporto cartaceo, obbliga all'iscrizione solo enti, imprese e operatori che raccolgono, trasportano e smaltiscono i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi.

Le strutture veterinarie non sono configurabili in alcuna di queste categorie.