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ZOOTECNIA, ANTITRUST: STOP A MONOPOLIO AIA

ZOOTECNIA, ANTITRUST: STOP A MONOPOLIO AIA
Stop di Catricalà al monopolio dell'Associazione Italiana Allevatori dei controlli sulle attitudini riproduttive del bestiame. L'Autorità Antitrust auspica una revisione della normativa sulla riproduzione animale per eliminare le attuali distorsioni della concorrenza. Dall'articolo 1 della legge 280/1999 derivano "distorsioni della concorrenza". L'Antitrust chiede la riforma della norma in materia di controlli sulle attitudini produttive del bestiame per garantire condizioni di accesso a tali attività non discriminatorie, per favorire il pieno svolgimento del confronto concorrenziale tra allevatori, "anche a vantaggio degli utenti".

L'Associazione Italiana Allevatori (AIA) ha competenza esclusiva in merito ai controlli sulle attitudini produttive degli animali, sulla qualità genetica e sulla resa del bestiame con "ingiustificati vantaggi" concorrenziali a favore delle imprese associate ad AIA, a danno degli allevatori non iscritti. In altre parole si creano le condizioni per favorire i canali commerciali dei prodotti agroalimentari degli iscritti AIA.

La gestione delle attività di miglioramento genetico risulta così accentrata e in contrasto alla disciplina comunitaria, perché impedisce agli allevatori di essere in grado di svolgere i controlli necessari alla tenuta dei libri genealogici. La preclusione allo svolgimento dei controlli non è giustificata nemmeno da esigenze di carattere generale per garantire alla pubblica amministrazione di interagire con operatori qualificati in grado di svolgere prodotti accurati e contestualmente di garantire un'offerta di prodotti rispondenti a standard qualitativi adeguati. Per contro, conclude l'Autorità, l'individuazione degli operatori dovrebbe fondarsi su criteri di selezione e di accesso al mercato basati esclusivamente sull'accertamento del possesso di requisiti di professionalità e di specifiche capacità tecniche.

 


Di seguito l'articolo contestato dall'AGCM:

"I controlli delle attitudini produttive sono svolti, per ogni specie, razza o altro tipo genetico, dall'Associazione italiana allevatori (AIA) in conformità ad appositi disciplinari mediante l'Ufficio centrale dei controlli ed i propri uffici provinciali. Tale Associazione tiene anche i registri anagrafici relativi alle razze delle specie bovina ed equina, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), svolgendo le relative valutazioni genetiche, ed i libri genealogici di specie e razze per le quali non esiste un'associazione nazionale in possesso dei requisiti di cui al comma 1. I registri anagrafici relativi alle razze delle specie ovina, caprina e suina, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), sono invece tenuti dalle stesse associazioni nazionali allevatori che gestiscono i libri genealogici delle specie medesime. I disciplinari, i registri anagrafici ed i libri genealogici sono sottoposti alla preventiva approvazione del Ministro per le politiche agricole".