L'Associazione Italiana Allevatori (AIA) ha competenza esclusiva in merito ai controlli sulle attitudini produttive degli animali, sulla qualità genetica e sulla resa del bestiame con "ingiustificati vantaggi" concorrenziali a favore delle imprese associate ad AIA, a danno degli allevatori non iscritti. In altre parole si creano le condizioni per favorire i canali commerciali dei prodotti agroalimentari degli iscritti AIA.
La gestione delle attività di miglioramento genetico risulta così accentrata e in contrasto alla disciplina comunitaria, perché impedisce agli allevatori di essere in grado di svolgere i controlli necessari alla tenuta dei libri genealogici. La preclusione allo svolgimento dei controlli non è giustificata nemmeno da esigenze di carattere generale per garantire alla pubblica amministrazione di interagire con operatori qualificati in grado di svolgere prodotti accurati e contestualmente di garantire un'offerta di prodotti rispondenti a standard qualitativi adeguati. Per contro, conclude l'Autorità, l'individuazione degli operatori dovrebbe fondarsi su criteri di selezione e di accesso al mercato basati esclusivamente sull'accertamento del possesso di requisiti di professionalità e di specifiche capacità tecniche.
Di seguito l'articolo contestato dall'AGCM:
"I controlli delle attitudini produttive sono svolti, per ogni specie, razza o altro tipo genetico, dall'Associazione italiana allevatori (AIA) in conformità ad appositi disciplinari mediante l'Ufficio centrale dei controlli ed i propri uffici provinciali. Tale Associazione tiene anche i registri anagrafici relativi alle razze delle specie bovina ed equina, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), svolgendo le relative valutazioni genetiche, ed i libri genealogici di specie e razze per le quali non esiste un'associazione nazionale in possesso dei requisiti di cui al comma 1. I registri anagrafici relativi alle razze delle specie ovina, caprina e suina, di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), sono invece tenuti dalle stesse associazioni nazionali allevatori che gestiscono i libri genealogici delle specie medesime. I disciplinari, i registri anagrafici ed i libri genealogici sono sottoposti alla preventiva approvazione del Ministro per le politiche agricole".