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STUDI DI SETTORE, CORRETTIVI E MATERNITA’

STUDI DI SETTORE, CORRETTIVI E MATERNITA’
Riunita ieri alla SOSE, la Commissione Studi di Settore ha approvato all'unanimità i correttivi per arginare l'impatto della crisi economica nel 2009. Invito degli esperti a monitorare l'effettiva efficacia dei correttivi. Presentata una relazione sugli effetti della gravidanza e del puerperio. In Gazzetta Ufficiale il nuovo UK22U.

I nuovi correttivi approvati ieri saranno tradotti da Sose in specifiche tecniche che verranno a breve trasferite a Sogei per predisporre la versione aggiornata del software Gerico 2010, da utilizzare per le prossime dichiarazioni dei redditi.

La Commissione degli esperti, fra i quali il rappresentante della professione veterinaria Giuliano Lazzarini, ha approvato all'unanimità i correttivi per arginare l'impatto della crisi economica nel 2009 e ora invita a monitorare l'effettiva efficacia dei correttivi. A questo proposito, è fondamentale che il professionista segnali nell'apposito riquadro delle annotazioni del modello studi le motivazioni che possono giustificare un risultato inferiore a quello proposto dallo studio integrato con gli interventi correttivi.


Particolare peso ha avuto anche l'analisi dei dati delle comunicazioni annuali Iva 2010 presentate dai contribuenti entro lo scorso mese di febbraio. Le elaborazioni sono state effettuate su un panel di 2 milioni di contribuenti che hanno applicato gli studi di settore nel quadriennio 2006-2009. Tre i correttivi:


1. "normalità economica": si va a incidere sulla durata delle scorte e la rotazione del magazzino, tenendo conto di merci e prodotti invenduti a seguito della contrazione delle vendite.
2."correttivi congiunturali di settore": riguardano tutti i soggetti non congrui. Per i professionisti che operano a prestazioni, l'intervento tiene conto del possibile aumento del peso degli acconti sul totale dei compensi.
3. "correttivi congiunturali individuali": interessano i soggetti non congrui che presentano una riduzione dei ricavi/compensi dichiarati. In questo caso, i coefficienti congiunturali strutturali e territoriali vanno a cogliere il grado di crisi registrato dal singolo soggetto.


All'Agenzia delle Entrate è stata presentata anche una relazione sugli effetti della gravidanza e del puerperio sugli studi di settore, in particolare per le professioniste donne che operano a livello individuale con riduzioni di ricavi e compensi che possono incidere anche sul futuro professionale. Lunghe assenze, poi, possono essere necessarie alla donna che si dedichi alla crescita dei figli fino ai primi due anni di età in maniera preponderante rispetto allo svolgimento dell'attività professionale. Circostanze, insomma, che in cui i risultati di non congruità o incorenza emergenti dagli studi di settore devono essere vagliati con estrema attenzione al fine di evitare presunzioni fiscali non rispondenti alla realtà.

Le rappresentanze professionali, fra cui le professioni sanitarie coordinate da Giampiero Malagnino auspicano che le prossime istruzioni ministeriali tengano conto di questi aspetti sociali ed economico-fiscali e che "la gravidanza e il puerperio, in base ale diverse condizioni delle contribuenti, siano indicate quali possibili cause di non normale svolgimento dell'attività, oppure quali cause che possono giustificare mancata congruità e coerenza".

IL NUOVO UK22U (SERVIZI VETERINARI) IN GAZZETTA UFFICIALE

IL MODELLO UK22U PER LA DICHIARAZIONE 2010