Il Consiglio Nazionale della FNOVI, riunito domenica 28 marzo a Roma, ha deciso la costituzione di un gruppo ristretto formato da sette Presidenti di Ordine con il compito di elaborare una definizione operativa del veterinario aziendale.
Il "Tavolo dei Presidenti", già formalmente convocato dalla FNOVI, vede al lavoro i vertici degli Ordini di Cremona (Pres. Emilio Olzi) Frosinone (Pres. Giovanni Turrizziani), Grosseto (Pres. Roberto Giomini), Mantova (Pres. Angelo Caramaschi), Napoli (Pres. Corrado Pacelli) Perugia (Pres. Sandro Bianchini) e Rieti (Pres. Ettore Tomassetti). Ai lavori parteciperà anche il Consigliere FNOVI Alberto Casartelli.
Nella relazione presentata al Consiglio Nazionale dal Presidente Gaetano Penocchio, si legge che "la FNOVI immagina un sistema nel quale l'allevatore sceglie il medico veterinario che gli dà le migliori garanzie di professionalità. Mentre l'attività di autocontrollo può ritenersi volontaria, quella relativa alla sorveglianza epidemiologica deve essere obbligatoria".
Alle riflessioni che si sono susseguite nel tempo all'interno della professione si dovrà oggi aggiungere quella sulle consulenze aziendali: "se sono obiettivi di condizionalità il controllo delle malattie animali e delle zoonosi, il benessere animale, la corretta gestione del farmaco, la tracciabilità e rintracciabilità di alimenti (di origine animale) pericolosi per la salute, la certificazione di qualità, le anagrafi animali ecc. è di tutta evidenza che in queste attività il veterinario aziendale coincide con il veterinario di condizionalità".