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REGIONI IN ROSSO, I VETERINARI PAGANO IL DEFICIT

REGIONI IN ROSSO, I VETERINARI PAGANO IL DEFICIT
In Campania i piani di rientro finanziario si fanno a spese dei medici veterinari. Anziché applicare gli accordi collettivi, la ASL di Caserta inventa i "veterinari co.co" con un risparmio di 1.200.000 euro. La FNOVI ha diffidato l'ASL di Caserta dall'assumere provvedimenti "illegittimi".
La ASL di Caserta dà attuazione ai piani di rientro della sanità campana disconoscendo l'ACN della specialistica ambulatoriale: i 49 medici veterinari da incaricare per 9 mesi costano meno se assunti come "co.co": 2.049.000 euro contro i 3.240.000 euro previsti dall'accordo collettivo nazionale.

"Quasi 1.200.000 euro tolti dalle tasche dei medici veterinari campani che dovranno contribuire personalmente a ripianare il deficit della sanità campana", si legge in una nota della FNOVI che ha diffidato l'ASL di Caserta dall'assumere provvedimenti "illegittimi".

L'Avviso di selezione per la stipula dei contratti libero professionali riguarda 40 incarichi di area A, 4 di area B, 5 di area C. La FNOVI è intervenuta su richiesta dell'Ordine dei medici veterinari di Caserta con un telegramma alla ASL CASERTA, al Commissario Governativo per la Campania, al Ministero del Lavoro e al Ministero della Salute.

Stante la formulazione del d.lgs. n. 276/2003, art. 61 ("Lavoro a Progetto", Contratti Coordinativi) "sono escluse dal campo di applicazione del presente capo le professioni intellettuali per l'esercizio delle quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali ...". E' pertanto "manifestamente illegittima" l'assunzione di medici veterinari mediante lo strumento del contratto di tipo Co.Co.