In caso pertanto di riscontro di una forma grave di displasia nel cane in accrescimento il veterinario può proporre al proprietario di inoltrare le radiografie alla Centrale di Lettura per la certificazione ufficiale. In questo modo si evita la perdita di dati geneticamente molto importanti.
Questi soggetti, infatti, ben raramente verranno controllati in modo ufficiale da adulti, sia perché nel frattempo possono essere sottoposti ad interventi chirurgici, sia perché il proprietario perde poi ogni interesse all'esame ufficiale. Registrando invece questi casi di diagnosi precoci gravi si lasciano le loro tracce nel libro genealogico contribuendo grandemente, in tale modo, alla selezione contro queste gravi patologie genetiche. (Aldo Vezzoni, Presidente FSA)
Uno dei motivi per cui la selezione nei confronti della displasia dell'anca e del gomito non ha ancora ottenuto dei risultati consistenti è proprio quella della preselezione, cioè dei soggetti riconosciuti affetti e non registrati sul libro genealogico.
In pratica, come fare? Si utilizzano gli stessi moduli di accompagnamento verde e giallo ed il pedigree, identificando le radiografie come per i soggetti adulti; qualora il proprietario non fosse ancora in possesso del pedigree, che spesso viene consegnato verso l'anno di età, si può trattenere la pratica fino a quando il proprietario non sarà in grado di consegnare il pedigree originale oppure si invia la pratica alla Centrale di lettura registrando il nome del cane e la sua data di nascita, il codice del microchip e se disponibile il numero di registrazione al libro genealogico del cucciolo (numero ROI).