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SVIZZERA, CON AVVOCATO ANIMALI STATO POLIZIESCO

SVIZZERA, CON AVVOCATO ANIMALI STATO POLIZIESCO
Il 7 marzo in Svizzera si vota per istituire in tutti i Cantoni l'avvocato degli animali. L'organizzazione allevatoriale USC teme che gli avvocati degli animali conducano a intrighi, querele infondate e procedimenti gonfiati. Ma gli animalisti rassicurano: non vogliamo uno stato poliziesco. L'avvocato serve soprattutto per gli animali da compagnia: i maltrattamenti denunciati dai veterinari cadono nel vuoto.

Il 7 marzo in Svizzera sarà sottoposto al voto popolare il Decreto federale concernente l'iniziativa popolare «Contro il maltrattamento e per una migliore protezione giuridica degli animali (Iniziativa sull'avvocato degli animali)».

Il governo e la maggioranza del parlamento raccomandano di respingerlo.

Contro il provvedimento si è alzata la voce degli allevatori. Thomas Jäggi dell''Unione svizzera dei contadini (USC). La nuova legge sulla protezione degli animali è in vigore dal 1° settembre 2008. "Da allora c'è una forte pressione sui contadini. Ora sono doppiamente sanzionati", osserva Thomas Jäggi, alludendo alle decurtazioni dei pagamenti diretti in aggiunta alle contravvenzioni. "Siamo contrari a un ulteriore grado di penalità", afferma, riferendosi all'introduzione dell'avvocato degli animali.

Ad eccezione di Zurigo, finora, tutti i cantoni hanno però rinunciato all'avvocato degli animali. Jäggi contesta proprio le affermazioni dell'avvocato degli animali del cantone Zurigo Antoine Goetschel, secondo il quale i contadini avrebbero interesse a sostenere questa innovazione, altrimenti la popolazione avrebbe la sensazione che vorrebbero nascondere qualcosa. "Il chiaro obiettivo dei sostenitori dell'iniziativa è di moltiplicare i procedimenti, ossia di penalizzare i contadini", sostiene l'esponente dell'USC. L'organizzazione agricola teme che gli avvocati degli animali conducano a intrighi, querele infondate e procedimenti gonfiati. "Non abbiamo mai asserito - dice-che tutti i contadini sono infallibili, ma le condizioni delle bestie da reddito sono migliorate rispetto a una quindicina di anni fa ". Insomma, sono finiti i tempi in cui quasi settimanalmente immagini di maiali, manzi o galline in condizioni pietose scioccavano l'opinione pubblica.

E' disposta a riconoscerlo anche la Protezione svizzera degli animali (PSA) che promuove il referendum: "la situazione è migliorata" afferma il direttore della PSA Hansueli Huber, "i netti progressi nell'applicazione della legge nell'agricoltura sono una conseguenza del vincolo dei pagamenti diretti ai contadini alla prova di prestazioni ecologiche". Gli abusi sono puniti con una multa e una riduzione dei pagamenti diretti. Secondo Huber, tuttavia, il sistema non è ancora soddisfacente, poiché "la maggioranza dei controlli sono preannunciati, compresi quelli molto lodati in campo bio". La PSA da anni reclama puntuali controlli a sorpresa. Alcuni cantoni li fanno. Ma negli altri ci sono dei "furbacchioni" il cui ragionamento è: "ora che è passato il controllore, per un po' sono di nuovo tranquillo". Tuttavia, Huber rassicura: "non vogliamo uno stato poliziesco".

La Protezione svizzera degli animali (PSA) ritengono necessari questi avvocati più che altro nel campo degli animali da compagnia, "affinché in casi sospetti le autorità reagiscano rapidamente e con motivazione e che chi maltratta gli animali sia condannato. I contadini non devono temere l'avvocato degli animali, dato che sono già controllati", conclude l'esponente della PSA.

Il maltrattamento di animali è ufficialmente un delitto e dunque deveessere perseguito dallo stato. Il compito incombe agli uffici dei veterinari cantonali. Il rigore nell'applicazione, tuttavia, varia da cantone a cantone. Veterinari cantonali che hanno cercato di fare applicare la legge con fermezza, negli anni scorsi si sono visti regolarmente confrontati con parlamentari cantonali che hanno messo in discussione le loro competenze professionali e la loro idoneità caratteriale. "Quando un veterinario cantonale si è già fatto bacchettare per ben cinque volte perché è semplicemente troppo bravo", la motivazione se ne va, racconta Huber. Dalle statistiche emerge così che mentre a Zurigo dall'introduzione dell'avvocato degli animali sono stati avviati oltre 1700 procedimenti per violazioni della LPAn, in altri cantoni, come Ginevra, Vallese, Ticino, Uri, Obwaldo, Nidwaldo e Glarona se ne registrano appena un paio all'anno. (fonte:swissinfo.ch)