Il 7 marzo, con un referendum, la popolazione svizzera è chiamata a pronunciarsi sull'introduzione di un avvocato degli animali. Consiglio federale e Parlamento raccomandano di respingere l'iniziativa popolare "per una migliore protezione giuridica degli animali". Il 7 marzo, con un referendum, la popolazione svizzera è chiamata pronunciarsi sull'introduzione di un avvocato degli animali. La domanda che figura sulla scheda è "Volete accettare l'iniziativa popolare «Contro il maltrattamento e per una migliore protezione giuridica degli animali (Iniziativa sull'avvocato degli animali)»?".
Il Consiglio federale e Parlamento raccomandano di respingere l'iniziativa. Il Consiglio nazionale ha respinto l'iniziativa con 130 voti contro 50 e 13 astensioni, il Consiglio degli Stati con 30 voti contro 6 e 2 astensioni.
La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio federale (CSEC-N) auspica un miglioramento, nell'ambito dei procedimenti penali, dello statuto degli animali vittime di infrazioni alla legislazione sulla protezione degli animali. Rifiutando tuttavia di disciplinare questa materia a livello di Costituzione, ha deciso con 16 voti contro 8, di opporre un controprogetto.
Quella prevista dall'iniziativa popolare è una realtà che già esiste dal 1992 nel Canton Zurigo, dove infatti le condanne per maltrattamenti e trascuratezza sono nettamente superiori che in altri cantoni: nel 2008 la giustizia zurighese ha emesso 190 sanzioni penali, contro 52 in Argovia, 36 a Lucerna, 6 nel Giura e nei Grigioni, due nel Vaud e una sola nel Vallese.
La maggior parte delle denunce all'avvocato di Zurigo riguarda gli animali da compagnia, in particolare i cani. Terzo a occupare la carica dalla sua introduzione, l'avvocato degli animali Antoine F. Goetschel lavora con i procuratori pubblici come collaboratore esterno, fornendo le conoscenze in materia di diritto sulla tutela degli animali e contribuendo a condanne eque. La funzione, che costa ai contribuenti 80 mila franchi all'anno e viene criticata solo dagli agricoltori, ha permesso di rendere "più oggettiva" la discussione sulla protezione degli animali, afferma la veterinaria cantonale zurighese Regula Vogel. Un'eventuale bocciatura al referendum non cambierà il lavoro di Goetschel. "Manterremo questa funzione in ogni caso", assicura Urs Rüegg, portavoce del Dipartimento zurighese della sanità. E poiché il nuovo Codice di procedura penale non consente più a un legale esterno di collaborare con le autorità di perseguimento, "annetteremo l'avvocato degli animali alle autorità sanitarie. L'importante è che resti indipendente".
Altri cantoni hanno scelto vie simili, ma meno vincolanti che a Zurigo. A San Gallo un'unità speciale guidata dal veterinario cantonale svolge il ruolo di avvocato degli animali dal 2002, collaborando con polizia e autorità sanitarie. A Berna dal 1997 l'associazione 'ombrello' delle protezioni degli animali può costituirsi parte civile. Viene informata su tutte le denunce inoltrate alla sezione Delitti contro gli animali della polizia cantonale, e interviene soprattutto in caso di maltrattamenti gravi e di recidiva.