La Conferenza delle Regioni ha approvato un documento sui criteri per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte delle regioni e delle province autonome in materia di sicurezza alimentare. "Necessario disporre di una Autorità di controllo ufficiale riconosciuta". La Conferenza delle Regioni del 27 gennaio ha approvato un documento relativo ai criteri per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte delle regioni e delle province autonome in materia di sicurezza alimentare.
Il documento "Criteri per il funzionamento ed il miglioramento delle attività di controllo ufficiale da parte delle regioni e delle province autonome in materia di sicurezza alimentare", ritiene " necessario disporre di una Autorità di controllo ufficiale riconosciuta, al più elevato livello, dagli operatori della filiera alimentare dai consumatori. Questa Autorità deve: essere "idonea" alla effettuazione di tali controlli; ispirarsi a criteri di efficienza in linea con le disposizioni nazionali in tema di pubblica amministrazione; ispirarsi ai principi di imparzialità ed efficacia per l'organizzazione e l'esecuzione dei controlli; non ingenerare, nell'effettuazione dei controlli situazioni distorsive del mercato.
Risulta necessario definire una linea di indirizzo comune da parte delle Regioni e Province autonome in modo da poter espletare quanto previsto dagli obblighi comunitari soddisfacendo i criteri di efficacia e imparzialità in un quadro di ricerca di efficienza da parte della Pubblica Amministrazione.
Le Regioni sottolineano inoltre le problematiche riguardanti il funzionamento dell'Autorità Competente regionale (D.Lgs 193/2007). Attualmente infatti le dotazioni organiche regionali sono condizionate dai vincoli sulle nuove assunzioni e sul reintegro del personale derivanti dalle leggi finanziarie e dalla disparità dell'inquadramento contrattuale dei dipendenti regionali rispetto a quelli del Servizio sanitario nazionale, generando migrazione continua del personale della Regione verso le ASL. Da ciò ne deriva un potenziale indebolimento quali-quantitativo dell'Autorità Competente. regionale che si trova infatti ad operare con prevalenza di personale non di ruolo proveniente dalle ASL o da contratti temporanei. Questo continuo tourn over limita lo sviluppo di solide competenze tecnico gestionali.
Il Coordinamento in materia di Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare composto dai Responsabili Servizi Veterinari (SVET) e Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) delle Regioni e delle Province Autonome individua un comitato tecnico a cui spetta l'elaborazione di documenti, indirizzi e protocolli operativi per:
- la diffusione e l'attuazione delle linee guida di funzionamento dell'Autorità Competente di cui al Regolamento (CE) 882/2004;
- la formazione e l'addestramento degli operatori regionali e territoriali;
- la collaborazione/affiancamento alle Regioni e Province Autonome nel loro percorso di adeguamento al Piano;
-La proposta operativa sarà definita entro novanta giorni dall'approvazione del presente documento.
Gli obiettivi operativi sono:
a) la progettazione, realizzazione e partecipazione ai corsi di formazione di primo livello per i formatori regionali che daranno attuazione al Piano presso le Regioni e Province autonome (docenti, discenti, missioni e spese organizzative);
b) il tutoraggio solidale tra le Regioni e Province autonome;
c) la gestione del sistema di audit interregionale.