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PEC: PROFESSIONISTI REPERIBILI 24 ORE SU 24?

PEC: PROFESSIONISTI REPERIBILI 24 ORE SU 24?
I professionisti, tutti obbligati a dotarsi di una casella Pec entro il 29 novembre, si misurano con alcuni interrogativi. Cosa capita ai professionisti che non controllano la casella di posta elettronica? Per ora non ci sono risposte. E nemmeno sanzioni. Ma i legali dell'Anmvi avvertono: "conseguenza negativa di tipo professionale". La differenza la farà il mercato. La posta elettronica certificata è un'opportunità per tutti. Per i professionisti, per la Pubblica Amministrazione e per il Paese. Un dato fa riflettere: la gestione documentale vale oltre il 2% del PIL. Un obiettivo di dematerializzazione di appena il 10% genererebbe un risparmio annuale di 3 miliardi di euro. A questo impegno di contenimento degli sprechi e della spesa pubblica è chiamato tutto il Paese. A cominciare dagli iscritti all'Ordine professionale che devono dotarsi di casella pec entro il 29 novembre.

"Non è un optional" ha precisato la Fnovi che ha disposto, con una convenzione con Aruba Spa, la fornitura di caselle pec agli Ordini provinciali e per il tramite di questi agli iscritti. Dunque avere una casella di posta elettronica certificata per i medici veterinari è più che facile e corrispondere con la Pubblica Amministrazione con la nuova "raccomandata on line" è già tecnicamente possibile.

Malgrado tutto, i professionisti si interrogano su come la pec modificherà il rapporto con la Pubblica Amministrazione e i loro stessi comportamenti. Spiegano i legali dell'Anmvi: "Nella legislazione vigente, all'oggi non si ravvisano sanzioni a carico del professionista che, entro la scadenza, non comunichi il proprio indirizzo di Pec al proprio Ordine professionale".

La penalizzazione, dicono al Ministero della Funzione Pubblica, verrà dal mercato. Anche i legali dell'ANMVI parlano di "conseguenza negativa di tipo professionale" per il veterinario che non sia fornito di una casella Pec, uno strumento presumibilmente destinato a diffondersi nei rapporti con i clienti e con i colleghi.


La situazione legislativa va comunque monitorata. Implicitamente, la norma dà quasi per scontate la reperibilità 24 ore su 24 del professionista, perché la comunicazione pec può arrivare in qualunque momento del giorno, feriali e festivi. Si rende cioè indispensabile un monitoraggio quotidiano e constante dell'indirizzo dedicato alla Pec. Avendo la pec lo stesso valore giuridico della raccomandata a. r. ed essendo congegnata per dare certezza giuridica all'invio e alla consegna, qualche interrogativo è legittimo: la norma ad esempio non dice nulla sulle modalità (sicurezza informatica) e sui tempi di conservazione delle e-mail certificate, spedite e inviate. E se la casella pec risultasse piena? Cosa capiti ai fini probatori nessuno è ancora in grado di dirlo. Se al professionista possa essere eccepita la mancata diligenza (articolo 1176 del Codice Civile) è ancora un'incognita.

Per il momento il piano E-gov 2012 della PA chiede ai professionisti di essere pronti.