Il 27 ottobre 2009 si è tenuta avanti il Consiglio di Stato l'ultima udienza in merito al ricorso in appello presentato dall'Università Magna Graecia di Catanzaro per ottenere la riforma della Sentenza con cui il TAR del Lazio, in accoglimento del ricorso ANMVI aveva annullato il D.M. N° 3/2003 con cui si istituiva il Corso di laurea specialistica in Medicina Veterinaria presso l'Università di Catanzaro.
Il 27 ottobre 2009 si è tenuta avanti il Consiglio di Stato l'ultima udienza in merito al ricorso in appello presentato dall'Università Magna Graecia di Catanzaro per ottenere la riforma della Sentenza con cui il TAR del Lazio, in accoglimento del ricorso ANMVI aveva annullato il D.M. N° 3/2003 con cui si istituiva il Corso di laurea specialistica in Medicina Veterinaria presso l'Università di Catanzaro.
A distanza di due anni dal deposito dell'appello l'Università di Catanzaro non ha ritenuto di presentare avanti il Consiglio di Stato memoria a sostegno delle proprie tesi e, il legale dell'appellante, presente all'udienza del 27.10.2009 non ha chiesto una discussione orale del ricorso presentato.
I legali dell'ANMVI e il legale della FNOVI (quest'ultimo intervenuto ad opponendum nel procedimento di appello per avvallare la posizione ANMVI) hanno depositato memorie difensive e documentazione da cui risulta come la situazione del Corso di laurea in medicina veterinaria non sia negli anni minimamente migliorata.
Forti continuano ad essere le carenze strutturali e la mancanza di docenti, la maggior parte dei quali arrivano a Catanzaro in trasferta da Napoli solo per qualche giorno all'anno, avendo ritirato il loro sostegno le altre due facoltà inizialmente coinvolte in questo progetto, vale a dire le Università di Bologna e Bari.
La situazione del corso di Catanzaro è stato giudicata grave anche dal Ministero dell'Università che ha deciso di tagliare drasticamente il numero degli iscritti per il 2009 e per il 2010 come chiaro segno di una valutazione fortemente negativa.
In attesa che il Consiglio di Stato provveda ad adottare con sentenza una decisione definitiva, va ancora ricordato che il TAR del Lazio su ricorso dell'ANMVI e con l'intervento della FNOVI aveva annullato, nell'aprile 2007 il D.M. N° 3/2003 istitutivo del Corso di laurea in medicina veterinaria in quanto l'istituzione di detto Corso non rispettava le norme di legge che regolano la materia.
All'epoca della nascita di detto Corso, il Ministro Moratti aveva motivato la decisione di emanare il D.M. N° 3/2003 sul presupposto di esigenze locali. Già da allora l'ANMVI aveva denunciato che a fondamento di detto decreto ministeriale vi fossero esclusivi interessi politici visto che la realtà zootecnica della Regione Calabria non giustificava la necessità di questo Corso universitario.
Il successivo appello contro la sentenza del TAR aveva, però, permesso all'Università di Catanzaro di ottenere dal Consiglio di Stato la sospensiva dell'efficacia della sentenza TAR in attesa della valutazione sul merito del ricorso. Tale sospensiva è stata motivata dalla necessità di salvaguardare l'ultimazione del Corso di studi degli studenti già iscritti.
Il Presidente dell'ANMVI, Sandro Barbacini, ha commentato l'udienza di ieri esprimendo fiducia sul risultato della sentenza: "Siamo certi che il Consiglio di Stato valuterà positivamente le nostre richieste visto che la situazione reale di questo Corso a Catanzaro è veramente disastrosa. Quello che è incredibile è che la lentezza della giustizia, nel caso amministrativa, abbia permesso la sopravvivenza per anni di un Corso che ha fatto in tempo a far laureare i primi studenti la cui preparazione sarà purtroppo condizionata da una situazione veramente inaccettabile. E' stato un assurdo far nascere questo Corso e speriamo che presto si arrivi alla fine di questa storia che squalifica l'università italiana e tutta la veterinaria".
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