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SALMONELLA, LISTERIA E CONTAMINAZIONI: IL PUNTO SUI CONTROLLI

SALMONELLA, LISTERIA E CONTAMINAZIONI: IL PUNTO SUI CONTROLLI
In fatto di zoonosi, la salmonella rimane il germe responsabile del maggior numero di casi umani, mentre calano i casi di listeriosi. Costante il livello di contaminazione da micotossine e metalli pesanti. Occasionali non conformità riconducibili ad emergenze sanitarie. Numerose infrazioni nel settore additivi. I dati sono nella relazione ministeriale che fa il punto sui controlli alimentari ufficiali condotti nel 2008. Il riepilogo nazionale dei controlli effettuati in base al programma di controlli ufficiali su alimenti e bevande rileva la presenza di Salmonella e Listeria in diverse categorie alimentari. I dati sono contenuti nella relazione Vigilanza e controllo degli alimenti e delle bevande in Italia, pubblicata dal Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria. La contaminazione degli alimenti da parte di questi microrganismi patogeni è confermata dalle allerta su prodotti Italiani ricevute da altri Paesi della Comunità Europea: infatti su un totale di 99 allerta nel 2008, 13 hanno riguardato alimenti per presenza di Salmonella e 11 per la presenza di Listeria.

Anche il rapporto sulle zoonosi dell'ECDC individua la Salmonella come il germe responsabile del maggior numero di casi umani in Italia. Nonostante la frequenza di riscontro della Listeria negli alimenti sia simile a quello della Salmonella, si registra un minor numero di casi di listeriosi (dati ECDC). Ciò può essere ricondotto al fatto che la malattia si sviluppa in seguito alla ingestione di alimenti contaminati con livelli di Listeria superiori a 100 ufc/g.

Inoltre, si evidenzia una costanza nel livello di contaminazione da micotossine e metalli pesanti nelle diverse filiere alimentari. In particolare la presenza di micotossine risulta significativa nei prodotti alimentari per i quali sono definiti livelli massimi comunitari (frutta secca, cereali e spezie).


La contaminazione da metalli pesanti risulta, per quanto concerne il cadmio e il piombo, distribuita su tutte le tipologie di produzione alimentare e, per quanto riguarda il mercurio, presente nei prodotti della pesca (pesci predatori). Dai dati relativi alle non conformità non sembra tuttavia emergere una condizione di particolare criticità anche in considerazione dei dati relativi alla esposizione della popolazione Italiana a questi contaminanti, desumibili dai rapporti delle tasks di Cooperazione Scientifica della UE che riportano livelli di assunzione dei contaminanti citati inferiori alle dosi cautelative di riferimento.

Si evidenzia altresì dai dati del sistema di allerta - analogamente a quanto avvenuto negli anni precedenti per il Sudan, colorante cancerogeno fraudolentemente utilizzato - l'occasionale riscontro di numerose non conformità riconducibili ad emergenze sanitarie (melamina in diversi alimenti anche destinati a soggetti vulnerabili, come nel caso degli alimenti destinati alla prima infanzia).

Va inoltre evidenziato sempre dai dati del sistema di allerta, il riscontro di numerose infrazioni nel settore additivi in merito alla presenza di solfiti, sostanza compresa nell'elenco degli allergeni e quindi meritevole di particolare attenzione sanitaria.

Allegati
pdf RELAZIONE 2008 VIGILANZA E CONTROLLO ALIMENTI E BEVANDE IN ITALIA .pdf