Anche la FNOVI replica, con richiesta di pubblicazione, ai contenuti degli articoli apparsi nell'edizione di "Libero" di domenica 26 luglio. Sotto un titolo a piena pagina si confrontano l'accusa, sostenuta dal giornalista Giancarlo Lehner, e la difesa affidata alla penna di Oscar Grazioli. Sul banco degli imputati la "mala-veterinaria" La Federazione replica, con richiesta di pubblicazione, ai contenuti degli articoli apparsi nell'edizione di "Libero" di domenica 26 luglio. Sotto un titolo a piena pagina si confrontano l'accusa, sostenuta dal giornalista Giancarlo Lehner, e la difesa affidata alla penna di Oscar Grazioli. Sul banco degli imputati la "mala-veterinaria".
Nella nota a firma del Presidente Penocchio, indirizzata al Direttore, Vittorio Feltri, si sottolinea che appare "semplicistico, facile e d'effetto scrivere di episodi di malasanità come fossero la normalità di una professione, invero costituita da una stragrande maggioranza di medici veterinari che tutti i giorni, lontano dalla ribalta dei giornali, lavora e si aggiorna con serietà, dedizione e competenza, salvaguardando la salute e il benessere degli animali e - giova ricordarlo - anche quella di ogni cittadino, occupandosi di prevenzione, controllo e vigilanza su tutto ciò che arriva sulle nostre tavole".
Nel mettere in risalto che "I Medici Veterinari italiani sono consapevoli dei valori e delle criticità di una professione che oggi, proprio a fronte di una mutata attenzione da parte dei cittadini, non trova negli stessi e nelle istituzioni una risposta adeguata nei fatti" la nota si conclude segnalando l'apertura della categoria al confronto ed al dibattito costruttivo.
Anche l'ANMVI ieri è subito intervenuta, in riferimento all'articolo apparso domenica 26 luglio sul quotidiano Libero, con una lettera al direttore Feltri, chiedendone la pubblicazione.