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FRA UN MESE L’OSSERVATORIO SULLA LEGALITA’

FRA UN MESE L’OSSERVATORIO SULLA LEGALITA’
I veterinari pubblici esercitano funzioni dello Stato e lo Stato non può non sostenerli e lasciarli soli. Ecco come sarà organizzato l'Osservatorio nazionale che verrà costituito al Ministero della Salute e quali funzioni avrà. Il Sottosegretario Martini: prima riunione fra un mese. L'Osservatorio nazionale sull'attività e sullo stato di legalità in cui operano i servizi veterinari pubblici verrà costituito presso il ministero già dal prossimo mese. Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, istituirà "un tavolo di collaborazione con le Regioni per monitorare e avere il polso della situazione, dato il fenomeno di illegalita' diffusa che coinvolge i veterinari pubblici". L'Osservatorio dovra' riunirsi una volta al mese per fare il punto della situazione ed avanzare proposte. Auspico per il prossimo mese la prima riunione, al tavolo potranno sedere dirigenti ministeriali, forze dell'ordine, Regioni e Sivemp", ha proseguito Martini.

Del nuovo organismo faranno parte i tecnici del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e delle Regioni, le forze dell'ordine, i rappresentanti del SIVeMP e dell'Anci (associazione nazionale dei comuni). "In ogni prefettura dovrà essere attivato un tavolo provinciale di confronto, con lo stesso sindacato e l'Ordine dei veterinari - ha spiegato il Segretario nazionale Aldo Grasselli. Inoltre dovrà esserci la possibilità di ricorrere a una via preferenziale nei casi in cui i servizi veterinari siano nella necessità di richiedere un intervento urgente dei Nas o di altre forze di polizia".

E ancora: "i veterinari pubblici andranno inseriti nelle categorie a rischio e dovrà essere loro estesi i benefici della legge regionale siciliana per quanto riguarda le misure in favore delle vittime della mafia, come già avviene in Sardegna dove la Regione ha incluso i veterinari del Ssn nelle categorie "bersaglio" degli attentati che posso usufruire di indennizzi. Dovrà essere anche considerata la possibilità per il sindacato e l'Ordine di costituirsi parte civile nei processi relativi agli atti intimidatori".