"Il ricorso della Provincia Autonoma di Trento e' un cattivo esempio di sperpero di denaro pubblico per fermare importante passo avanti di civiltà". E' il commento alla sentenza della Corte Costituzionale sull'ordinanza 6 agosto 2008 del Sottosegretario Martini, che aggiunge: "queste norme entreranno in disegno di legge organico". La Corte Costituzionale il 1 aprile scorso ha respinto, in quanto "inammissibile", il ricorso avanzato dalla Provincia Autonoma di Trento per l'annullamento del provvedimento che punta all'implementazione dell'anagrafe canina nazionale e rafforza l'obbligo di microchippatura dei cani.
"Esprimo grandissima soddisfazione - ha commentato il Sottosegretario FrancescaMartini che ha aggiunto: "Il ricorso a suo tempo intentato dalla Provincia autonoma di Trento è stato coerentemente rigettato e credo abbia rappresentato nella sostanza un cattivo esempio da parte di una Pubblica Amministrazione. Sperperare denaro pubblico per fermare un importante passo avanti di civiltà per il nostro Paese non credo sia ciò che si attendono i cittadini italiani e tantomeno i milioni di proprietari di animali d'affezione che fortunatamente sono in numero sempre crescente in Italia".
"Il randagismo - conclude Francesca Martini- si combatte anche e soprattutto attraverso la possibilità di identificazione dell'animale e attraverso norme che permettano una vera assunzione di responsabilità da parte dei proprietari. Queste, assieme ad altre disposizioni di legge, sono quindi pronte per venire inserite in un disegno di legge organico che diverrà una pietra miliare in materia di tutela del benessere degli animali".