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LA TOSCANA SDOGANA IL PET CORNER

LA TOSCANA SDOGANA IL PET CORNER
La Toscana potrebbe essere la prima Regione a disciplinare per legge il pet corner, quella attività accessoria che prevede la cessione di parafarmaci, diete e prodotti funzionali al completamento della prestazione veterinaria. Toelettatura regolamentata. La Toscana - che ha da poco avviato le consultazioni sulla proposta di legge che disciplinerà le strutture veterinarie - potrebbe essere la prima Regione a disciplinare per legge il pet corner, quella attività accessoria che prevede la cessione di parafarmaci, diete e prodotti funzionali al completamento della prestazione veterinaria.

Se approvata, la proposta di legge del Consiglio Regionale della Toscana sulle strutture veterinarie disciplinerà per legge "la cessione di beni accessori funzionali al completamento della prestazione professionale sanitaria, quali articoli parafarmaceutici, diete alimentari ed attrezzature connesse alla salute animale". L'attività andrà comunicata al servizio veterinario dell'azienda USL competente per territorio e sarà disciplinata sulla base di precise limitazioni:

a) effettuazione esclusivamente ad opera del medico veterinario nei riguardi del detentore dell'animale in cura;
b) divieto di pubblicità all'esterno della struttura veterinaria;
c) assoggettamento agli adempimenti amministrativi e fiscali previsti per la prestazione professionale sanitaria.

La proposta di legge vieta all'interno delle strutture veterinarie lo svolgimento di attività diverse da quella sanitaria, siano esse commerciali, artigianali o di allevamento, fatta eccezione per l'attività di toelettatura animale.

La toelettatura viene però consentita a condizione che l'attività sia svolta in locali adiacenti ma strutturalmente separati da quelli destinati all'attività sanitaria;  i locali adibiti all'attività di toelettatura siano dotati individualmente dei requisiti richiesti per lo studio veterinario; sia adottata ogni misura idonea a garantire la permanenza delle condizioni necessarie al corretto e decoroso svolgimento della professione veterinaria.

Sull'apertura della professione medico veterinarie alle prestazioni accessorie, dispensazione del farmaco a parte, l'ANMVI aveva condotto un' indagine nel 2007. Dall'analisi dei questionari analizzati (539) era emersa la volontà di superare una visione di tipo conservatrice della professione, ma le limitazioni normative e le difficoltà gestionali rappresentavano un impassee oggettivo.

Il rilancio della Regione Toscana offre l'occasione di riaprire il dibattito.

Allegati
pdf RISULTATO INDAGINE ANMVI SUL PET CORNER.pdf